CATANZARO – Dopo la sentenza del Tar Calabria che ha dato ragione al Governo bocciando l’ordinanza anticipataria del presidente Jole Santelli è arrivato il commento del Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia. «Le sentenze – ha dichiarato il rappresentante del Governo – e le leggi non si discutono ma si applicano. E questo deve valere per ognuno di noi. La sicurezza sui luoghi di lavoro per lavoratori e cittadini è una nostra priorità assoluta nell’emergenza Covid-19. Il governo sta facendo ripartire il Paese in sicurezza. Non è la stagione delle divisioni, dei protagonismi e dell’individualismo». Non è mancata la risposta del governatore della Calabria che prendendo atto della decisione del Tar non ha però nascosto «il rammarico per una pronuncia che provoca inevitabilmente una battuta d’arresto ai danni di una regione che stava ripartendo dopo due mesi di lockdown e dopo immensi sacrifici da parte dei cittadini». «Una scelta così importante spettava alla Corte costituzionale, l’unico organo in grado di fare chiarezza sul rapporto tra governo centrale e Regioni – ha aggiunto – Valuteremo, pertanto, la possibilità di sollevare un conflitto di attribuzione davanti alla Consulta». Per la Santelli però il Governo Conte ha poco da esultare perchè «si tratta di una vittoria di Pirro che calpesta i diritti dei cittadini, dopo che per 11 giorni l’ordinanza ha avuto validità. Per quanto mi riguarda, contesto con forza la decisione politica di impugnare l’ordinanza in esame e la volontà, da parte del Governo, di imporre le proprie decisioni con pervicacia e violando l’autonomia della Regione Calabria. La mia regione, in ogni caso, ha vinto, perché ha messo le esigenze del Sud al centro del dibattito e ha fatto emergere la necessità di discutere a fondo la Fase due. La Calabria e il Sud hanno vinto perché hanno dimostrato di voler lavorare e di non pretendere politiche di assistenza».