Ordinanza sui bar con i tavoli all’aperto. Amendolara davanti al Tar a favore della Regione

tar calabria

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CATANZARO – A favore della Regione Calabria nela diatriba giuridica contro il governo nazionale sulla ordinanza della Santelli che consente a bar, pizzerie, pasticcerie, ristoranti e agriturismi di servire i clienti ai tavoli all’aperto si schiera presso il Tar il Comune di Amendolara. Il sindaco, Antonello Ciminelli, ha conferito infatti l’incarico agli avvocati Claudia Parise e Giancarlo Pompilio di difendere la misura più espansiva contenuta nel punto n. 6 dell’ordinanza n. 37 del 29 aprile scorso. L’udienza innanzi al Tar Calabria è fissata per sabato 9 maggio, avendo deciso il governo di rinunciare alla procedura più accelerata del decreto monocratico. I legali del comune di Amendolara hanno concretizzato il dubbio espresso in questi giorni da diversi costituzionalisti, sulla legittimità dell’impianto ideato dal Governo teso ad attribuire in capo al solo Presidente del Consiglio la gestione dell’emergenza COVID-19, bypassando i luoghi istituzionali per l’espressione democratica. L’atto giudiziario, nel ribadire la piena aderenza dell’ordinanza regionale alla normativa vigente, ha poi posto il pregnante quesito sulla legittimità costituzionale del DL 19/2020 nella parte in cui ha attribuito al Presidente del Consiglio il potere di limitare una serie di libertà costituzionalmente garantite (tra cui l’esercizio delle attività economiche, della libera circolazione ecc.) attraverso un semplice atto amministrativo il DPCM emanato da un organo monocratico, al di fuori del controllo parlamentare e della corte costituzionale. Un modo di procedere quello del DL 19/2020 che non solo sarebbe in violazione dell’art. 77 della costituzione ma anche in violazione delle prerogative delle singole regioni ex art. 120 della Costituzione, che sarebbero state estromesse dal processo decisionale che conduce al DPCM.