Coronavirus, sono 614 i casi in Calabria. La Regione sperimenta un nuovo farmaco

2020 copertina coronavirs calabria

2020 copertina coronavirs calabria

 

Su 6693 tamponi eseguiti in Calabria fino ad oggi le persone risultate positive al Coronavirus sono 614, quelle negative sono 6079. 59 nelle ultime 24 ore, dati aggiornati alle 17.00. Territorialmente i casi positivi sono così distribuiti: Catanzaro: 22 in reparto; 11 in rianimazione; 102 in isolamento domiciliare; 4 guariti; 1 deceduto.  Cosenza: 49 in reparto; 3 in rianimazione; 104 in isolamento domiciliare; 1 guarito; 11 deceduti. Reggio Calabria: 31 in reparto; 4 in rianimazione; 138 in isolamento domiciliare; 7 guariti; 9 deceduti. Vibo Valentia: 3 in reparto; 1 in rianimazione; 31 in isolamento domiciliare; 1 deceduto. Crotone: 19 in reparto; 0 in rianimazione; 59 in isolamento domiciliare; 3 deceduto. I soggetti in quarantena volontaria sono 8198, così distribuiti:Cosenza: 2203, Crotone: 1023, Catanzaro: 1037, Vibo Valentia: 658, Reggio Calabria: 3277.  Le persone giunte in Calabria che si sono registrate al sito della Regione Calabria sono 12.227.

La  Calabria è inoltre la prima regione in Italia ad aver richiesto e ottenuto di poter utilizzare il Ruxolitinib per il trattamento di pazienti affetti da Covid19. A  comunicarlo è il dipartimento Dipartimento Tutela della Salute, Politiche Sanitarie della Regione.

Il farmaco, attualmente, viene usato in ematologia per le sindromi mieloproliferative croniche. Si tratta di una terapia sperimentale, partita lo scorso 27 marzo, autorizzata dal Comitato Etico regionale, che vede interessati, al momento, tre pazienti ricoverati presso il reparto di Malattie Infettive dell’ospedale di Cosenza. Per tutti e tre i pazienti si è notato un miglioramento clinico e dei dati obiettivi di laboratorio, mentre due di loro non hanno più avuto bisogno di ossigeno dopo due giorni di trattamento. Lo studio è stato ideato dai dottori Mendicino e Botta dell’U.O. Ematologia di Cosenza e dal Prof Marco Rossi dell’Università Magna Graecia e sarà esteso, anche, agli altri ospedali della regione. Pur con le dovute cautele, i primi dati sembrano essere molto incoraggianti. Pertanto si prevede nei prossimi giorni di poter trattare un maggiore numero di pazienti.