COSENZA – I sindaci della provincia di Cosenza si mobilitano contro gli arrivi indiscriminati dal Nord. Una settantina di primi cittadini, tra cui i sindaci di Acri, Cariati, Cassano all’Jonio, Castrovillari, Cetraro, Corigliano – Rossano, Diamante, Laino Borgo, Montalfo Uffugo, Morano Calabro, Mormanno, Paola, Rende, San Giovanni in Fiore, San Basile, Saracena, Trebisacce, hanno deciso di presentare un esposto all’autorità giudiziarie competenti, ovvero le procure di Cosenza, Paola e Castrovillari, per chiedere l’applicazione dell’articolo 438 del codice penale che tutela la salute pubblica. “Con sempre più allarmante frequenza – rilevano i sindaci nell’esposto, inviato anche tra gli altri al ministro degli Interni, alla Prefettura di Cosenza e alla presidenza della Regione Calabria, alla Protezione Civile Regionale, al Comando dei Carabinieri di Cosenza, alle compagnia dei carabinieri presenti in tutta la provincia cosentina e alla tenenza dei carabinieri di Cassano – si registrano sul territorio presenze di rilevanti flussi migratori provenienti dalle Regione del Centro e Nord Italia. Malgrado, le restrizioni imposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri con decreto del 11/03/2020, è costante l’incremento del flussi di dimoranti che utilizzano le propensioni turistiche del territorio e la rilevante presenza di seconde case. La situazione non consente più indugi in quanto risulta elevatissimo il rischio di diffusione epidemiologico da coronavirus con un apparato infrastrutturale totalmente inadeguato a fronteggiare l’epidemia. Nel contesto evidenziato, che, si ribadisce, non consente più indugi e/o inerzie, è stata appresa con sgomento e disperazione – continua l’esposto – la notizia, dalle principali testate giornalistiche, di nuovi treni intercity/ interregionali che nella giornata odierna trasporteranno dalle Regioni del Nord Italia sul nostro territorio nuovo flusso indiscriminato di potenziali soggetti affetti da Coronavirus. Per tutto quanto sopra esposto, a tutela della collettività che rappresentiamo e del bene salute, diritto costituzionalmente garantito, si chiede ai Signorii Procuratori di Paola, Castrovillari e Cosenza, per competenza, di azionare, ove ne ricorrano i presupposti, l’articolo 438 del codice penale che tutela la salute pubblica, considerata quale insieme di condizioni di igiene e sicurezza della vita e dell’integrità fisica o salute della collettività, messa in pericolo dalla diffusione di germi patogeni. L’eventuale presenza di nuovo flusso indiscriminato di dimoranti provenienti dalle Regioni del Nord espone – si sottolinea nel’esposto – le locali popolazioni al rischio di vero e proprio attentato al bene pubblico della salute tenuto conto che vengono esposte a pregiudizio le condizioni di igiene e sicurezza della vita e dell’integrità fisica della collettività, che costituiscono appunto la salute pubblica. Come già, purtroppo, è capitato, il danno-evento consiste nella concreta diffusione del COROVID19 attraverso il contatto con popolazioni provenienti da Regioni del Centro Nord. Peraltro, si ricorda che la ratio dell’articolo 438 del codice penale trova i suoi presupposti nella rapidità della diffusione, la diffusibilità a un numero notevole di persone e l’ampia estensione territoriale del male. Per tutte le motivazioni riportate e in piena applicazione dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 11.03.2020, al fine di contrastare il paventato rischio di nuovo flusso indiscriminato di persone potenzialmente affette da Corovid-19, ribadite gravità e improcrastinabilità a tutela della salute pubblica, si chiede ai Signori Procuratori della Repubblica di Paola, Castrovillari e Cosenza di azionare tutti i controlli del caso e
i provvedimenti che si riterranno necessari al fine di prevenire il reato di cui all’articolo. 438 del codice penale con controlli rigorosissimi sulle strade all’articolo. 438 del codice penale con controlli rigorosissimi sulle strade e nelle stazioni con eventuale sospensione del traffico ferroviario. Alle altre Istituzioni destinatarie del presente esposto si chiede, per quanto di competenza, di adottare – conclude l’esposto – ogni
provvedimento utile e necessario mediante sospensione del traffico ferroviario e autostradale con presidio delle Forze dell’Ordine. In questo momento drammatico, il futuro della Calabria dipende da noi”.