CASTROVILLARI – Prenderà possesso della città giovedì 20 febbraio quando riceverà dal Sindaco le chiavi del capoluogo del Pollino. Da lì in avanti sarà un tripudio di festa, colori, scorribane ed appuntamenti carnascialeschi. Il Carnevale di Castrovillari, organizzato dalla Pro Loco, ha iniziato ufficialmente il conto alla rovescia in attesa della festa mascherata più antica di Calabria. La sua origine, infatti, è datata intorno al 1635 allorquando venne diffusa la storia di “Organtino” – farsa dialettale di Cesare Quintana – proprio in occasione dei riti carnascialeschi. Grazie alla sua storia il Carnevale di Castrovillari è stato riconosciuto a pieno titolo dal MIBACT tra i carnevali di grandissimo prestigio come Viareggio, Venezia, Putignano, Sciacca, Cento e dal Touring Club tra i dieci carnevali più belli d’Italia, riscontrando grande successo anche oltre i confini nazionali. Ufficialmente l’evento che è arrivato fino ai giorni nostri asce nel 1959 grazie all’intuizione del professore Vittorio Vigiano che diede vita alla prima edizione. In quell’anno in realtà si ufficializzava una tradizione di festeggiamenti e sberleffi consolidata da secoli e che va sotto il nome di “I mmasckarate”. La manifestazione, giunta alla 62 edizione porta alle falde del Pollino migliaia di turisti che nei giorni dell’evento e soprattutto in quelli “clou” (grande sfilata composta da oltre 2000 figuranti, galà del folclore e falò di Re Carnevale), partecipano alla manifestazione provenienti non solo dalla Calabria ma anche dalle Regioni limitrofe. Le date ufficiali del carnevale 2020 vedranno il 21 febbraio (venerdì) la manifestazione “Fanciullo e Folklore” con il raduno di gruppi folklorici per bambini. Poi domenica 23 febbraio la parata della gioia con la sfilata mattutina dedicata ai bambini, seguita nel pomeriggio dalla prima uscita ufficiale dei gruppi mascherati iscritti al concorso. Il lunedì come di consueto ci sarà il Gran Galà del Folklore con il premio cultura assegnato ad un gruppo folklorico e poi il gran finale martedì grasso con la sfilata conclusiva, la premiazione dei vincitori, la festa in piazza con il falò di Re Carnevale che “muore” cedendo il posto alla Quaresima. Tutto è pronto per diventare spettacolo di piazza.