Il parco archeologico di Sibari acquista la sua autonomia

sibari scavi w

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CORIGLIANO-ROSSANO –Il Parco Archelogico di Sibari avrà una sua autonomia. Questo significa che il sito avrà un suo management e non sarà più legato a filo doppio ad altri uffici superiori.

È quanto annuncia la portavoce del Movimento 5 stelle alla Camera dei deputati, Elisa Scutellà, che pochi minuti fa ha ricevuto la comunicazione del conferimento dell’autonomia al Parco Archeologico di Sibari da parte del Sottosegretario ai Beni culturali, Anna Laura Orrico.

“Raggiungiamo un risultato storico – dice Elisca Scutellà – e per questo siamo grati al lavoro compiuto dal Movimento 5 stelle e dalla sottosegretaria Orrico che ha saputo cogliere un’esigenza del territorio, tramutandola in opportunità. Da oggi Sibari può sperare in un nuovo futuro fatto finalmente di promozione, conoscenza e fruizione di un patrimonio che ad oggi, pur custodendo una storia lunga millenni, desta in uno stato di degrado e abbandono. l Parco archeologico di Sibari, con i resti dell’antica e potente colonia Magnogreca, è uno dei simboli della Calabria nel mondo. Il patrimonio della nostra regione merita di essere valorizzato e restituito ai calabresi. E a questo mira la nuova autonomia gestionale. La piena attuazione della legge consentirà di rimetterci al passo con le più moderne forme di valorizzazione e gestione dei beni culturali. Si tratta di una sfida vinta – ribadisce Scutellà – grazie all’impegno della deputazione parlamentare e della sottosegretaria Orrico”.

Grazie all’autonomia speciale, conferita con il nuovo regolamento di organizzazione del Mibact, il parco di Sibari sarà un’eccellenza di interesse nazionale. Non solo, il Ministero dei Beni culturali ha infatti dato il via libera alla creazione di una terza Soprintendenza calabrese, quella di Catanzaro-Crotone, province che prima erano invece accorpate a quella di Cosenza. “Un altro segnale importante – ricorda Scutellà, richiamando le dichiarazioni del sottosegretario Orrico – di attenzione per la Calabria e per il suo meraviglioso patrimonio archeologico, storico, culturale”.