Mario e Saleh, in scena il mistero delle differenze. Al Sibarys l’ultima opera di Saverio La Ruina

Mario e Saleh x locandina 1 con crediti

Mario e Saleh x locandina 1 con crediti

 

CASTROVILLARI – Dopo la prima nazionale a fine ottobre per Romaeuropa Festival, Mario e Saleh (nella foto di Alessandro D’amico), l’ultima opera di Scena Verticale firmata da Saverio La Ruina, che ne è anche interprete, arriva in prima regionale al teatro Sybaris nel week end dell’Immacolata. Il pretesto della coabitazione tra le tende del terremoto dell’Aquila è lo spunto per l’attore castrovillarese di raccontare il mistero delle differenze interreligiose, umanamente drammatizzato sulla scena da Saverio La Ruina e l’attore di origini tunisine, Chadli Aloui. La relazione ravvicinata tra i due si evolve tra differenze e agnizioni. Eventi esterni e fatti concreti ribaltano le percezioni che hanno l’uno dell’altro. Le certezze che sembrano farsi strada si ridefiniscono continuamente alla luce di quanto accade tra di loro, sorprendendo loro per primi. Lo spettacolo è stato salutato dalla critica con grandi elogi. Dalle colonne di Repubblica Rodolfo Digiammarco parla dello spettacolo come «un istintivo, delicato e indelicato confronto di pregiudizi tra due uomini, il cui pregio è nelle scaramucce delle ignoranze reciproche, e la cui toccante lezione è il ritrovarsi sempre a un passo dalla disarmonia tra il ‘noi’ e ‘voi’». Ma il testo e la piece più che addentrarsi in dispute religiose, lo spettacolo si concentra su fatti del quotidiano attraverso i quali misurare possibili conciliazioni e opposizioni. Oltre alle inevitabili differenze, che possono trovare pacificazione, irrompono avvenimenti dall’esterno che vanno a spezzare gli equilibri tra i due, ridefinendo via via le loro acquisizioni, in uno spiazzamento continuo delle loro certezze. Incontrare musulmani, migranti e non, è stato come trovarsi di fronte a mondi dentro un mondo più grande, dove tanti islam si inseguono, si differenziano e anche si oppongono fra di loro. Un argomento che richiede un approccio delicato, dato che scalda gli animi con una virulenza che lascia interdetti e a volte impotenti.