CASTROVILLARI – Si è conclusa con successo la sedicesima edizione di Primavera dei Teatri, festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea ideato e organizzato da Scena Verticale.
Anche quest’anno la rassegna ha rinnovato la propria vocazione esplorativa nei confronti degli artisti emergenti e ha rivolto il proprio sguardo alla nuova drammaturgia e alle compagnie di recentissima formazione, intercettando i segnali più vitali sparsi nella penisola.
Numerose le prime che il Festival ha proposto nella sua programmazione. Dopo il successo riscosso con Lo splendore dei Supplizi, presentato a Primavera dei Teatri 2013, la compagnia Fibre Parallele ha presentato in anteprima nazionale, La beatitudine, di Licia Lanera e Riccardo Spagnulo. La storia di una generazione segnata dall’insoddisfazione e dall’infelicità, che confonde la realtà e la finzione e va inconsapevolmente dritta verso la distruzione.
Mario Perrotta con Milite Ignoto. Quindicidiciotto, ha raccontato il primo, vero momento di unità nazionale quando nelle trincee della prima guerra mondiale veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi si ritrovano vicini per la prima volta, accomunati dalla paura per quell’evento più grande di loro.
A prendere spunto dalla Grande Guerra anche Al muro. Il corpo in guerra, scritto da Renata Molinari e diretto da Massimiliano Speziani. Una lucida e tesa riflessione sulle azioni, i pensieri e i sentimenti di uomini strappati alla propria quotidianità.
Peppino Mazzotta con Ombretta Calco di Sergio Pierattini ha narrato il viaggio, fuori dai vincoli imposti dal tempo e dallo spazio, alla fine del quale una donna comprende il senso più profondo della sua esistenza.
Quotidiana.com con Io mangio, tu mangi! 2° capitolo di “Tutto è bene quel che finisce”, di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni, ha portato in scena una riflessione affilata e malinconica sulla necessità di sollecitare una pietas collettiva che rinunci alla ferita dell’agonia, assecondando la richiesta di una dolce morte.
A completare il programma giovani compagnie e artisti di maggiore esperienza come Carlo Cerciello che ha messo in scena Scannasurice, di Enzo Moscato, Scena Verticale che ha presentato Polvere. Dialogo tra un uomo e una donna di Saverio La Ruina, Factory Compagnia Transadriatica che ha proposto La bisbetica domata per la regia di Tonio De Nitto. E ancora La Piccola Compagnia Dammacco è approdata al Festival con L’inferno e la fanciulla, ideato e scritto da Mariano Dammacco, anche regista dello spettacolo, e Serena Balivo; Vicoquartomazzini ha presentato Sei personaggi in cerca di autore per la regia di Gabriele Paolocà; Oscar De Summa ha messo in scena Stasera sono in vena; la Compagnia Amendola Malorni ha presentato L’uomo nel diluvio (Premio In-Box 2014); Il Teatro della Maruca ha proposto Bollari. Memorie dallo Jonio di e con Carlo Gallo.
E ancora presentazioni editoriali, letture sceniche, laboratori, incontri e installazioni che hanno contribuito ad animare ulteriormente la ricca edizione del Festival che quest’anno più che mai ha registrato una grande affluenza di pubblico e l’attenzione da parte della critica nazionale e locale.
Non resta che attendere il prossimo anno per vedere sbocciare ancora una volta i fiori di una nuova Primavera dei teatri.