Il dopofestival di PdT, dove la musica diventa teatrale

dopo festival pdt2019

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CASTROVILLARI – Sarà uno spazio di grande condivisione, pieno di sintonie che aprono lo sguardo al futuro. Un set musicale, in collaborazione con Color Fest (uno dei festival dedicati alla musica indipendente tra i più importanti del Sud), capace di continuare a mantenere viva la linea di collegamento sottile – eppur palpabile nelle scelte proposte dal direttore artistico Mirko Perri – tra la visione di ricerca teatrale che Scena verticale offre al suo pubblico con la selezione delle compagnie protagoniste di Pdt 2019 e le migliori e più avanguardiste esperienze del panorama italiano indipendente. E’ il Dopofestival che quest’anno sbarca all’Accademia dei saperi e dei sapori (l’ex Mattatoio) con una selezione musicale di tutto rispetto che regalerà serate di grande musica del cantautorato italiano di ricerca e nuova proposta. Una bella e sana contaminazione collaborativa tra il Color Fest e Primavera dei Teatri che apre spazi di confronto e disponibilità tra due realtà importanti del Sud che ama investire e crescere facendo cultura, ricerca, sperimentazione. Quattro in tutto le serate musicali d’autore proposte che partiranno il 26 maggio con la presentazione del “progetto verne” di Roberto Cherillo, Mario Chiodi e Fabiano Perrupato, una sorta di viaggio di ritorno alle origini, alla forma canzone, prima di entrare poi nel clou della proposta firmata Color Fest che vedrà esibirsi a Castrovillari Dino Fumaretto (30 maggio), uno tra i nomi più prestigiosi della musica indipendente italiana, che propone il suo live di grande novità e sperimentazione dalle sfaccettature molto teatrali. Bob Corn sarà invece il protagonista della serata del 31 maggio con il suo taglio più “romantico” e la relazione intima con il pubblico nel racconto di come nasce ogni sua canzone, prima del gran finale (1 giugno) con Naip (Nessun artista in particolare) con le performance dalla fisicità teatrale molto pronunciata. Un altro luogo della città, mai toccato fino ad ora dal festival, si contamina dunque di performance e artisti che sanno regalare una visione moderna della musica che strizza l’occhio al teatro, lasciando al pubblico lo spazio per condividere e sognare, in questa primavera che diventa sempre più grande momento di attrazione culturale.