Caso Fioretti: Le scuse del giocatore. Chiarito tutto con Dembel Sall, mi dispiace per quanto accaduto

espulso fioretti

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CASTROVILLARI : E’ entrato nel ciclone mediatico per una frase di troppo che avrebbe pronunciato. Simone Fioretti, attaccante rossonero, 10 giornate di squalifica inflitte dal giudice sportivo per l’espulsione di domenica scorsa contro il Portici per aver, secondo il giudice sportivo ed il direttore di gara Alessio Schiavon di Treviso, “rivolto espressioni dal chiaro contenuto discriminatorio per motivi di razza all’indirizzo” di un calciatore di colore del Portici, nello specifico il difensore centrale Dembel Sall. Un caso diventato nazionale che ha avuto ancor più eco probabilmente perché arriva dopo il caso Koulibaly. E’ proprio Fioretti, oggi ricercato da tutti i media regionali, che chiarisce quanto accaduto domenica in campo. Si avverte subito la sua amarezza per quanto accaduto e l’essersi trovato inconsapevolmente nell’occhio del ciclone per una frase detta a metà. Tutto nasce nel finale di gara ( nella foto di Andrea Rosito l’espulsione) in uno scontro di gioco che può capitare. “Ho avuto una piccola reazione verbale ma mi sono fermato subito. Non ho neanche finito la frase che volevo dire anche perché non lo penso assolutamente. Durante una gara ci può stare uno sfogo, ma ripeto non ho neanche finito la frase” afferma ai nostri microfoni Fioretti. Lo stesso giocatore ci comunica  di aver parlato con il giocatore e chiarito il tutto. “Si, ho sentito telefonicamente  Dembel Sall dopo che ha letto il provvedimento del giudice sportivo e si è detto stupito dalle 10 giornate. Lui sa benissimo che non ho detto quella frase, altrimenti non mi avrebbe neanche chiamato, così come lo Dembel mi ha detto”. Ora “ mi dispiace per tutto quello che sta accadendo, forse si sta ingigantendo la cosa. Ma ancor di più mi dispiace perché sto passando per quello che non sono, credetemi. Da quando gioco a calcio non ho mai avuto una espulsione, non sono una persona cattiva, ho sempre giocato con tanti ragazzi di colore con i quali ho avuto un ottimo rapporto ed ancora oggi ho.  Per cui per una frase che non è stata neanche finita, perché mi sono subito reso conto che era una frase sbagliata, farmi passare per un razzista mi sembra esagerato. Non esiste” afferma Fioretti che è apparso molto provato per tutto il clamore mediatico che si è venuto a creare intorno a lui ma che non ha avuto dubbi da subito a “ chiedere scusa per quello che è accaduto, ma il mio intento non era assolutamente quello di essere razzista, ma un semplice sfogo per il colpo subito”. Lo stesso Portici nella giornata di ieri attraverso i social la ha chiarito la posizione del proprio calciatore Sall in merito all’episodio : “La SSD Portici 1906, in merito all’episodio avvenuto nella gara Castrovillaricalcio – Portici, che ha portato all’espulsione di un calciatore del Castrovillari, tiene a precisare la posizione del proprio tesserato Dembel Sall. Sall non si è sentito offeso dalla frase pronunciata dal calciatore Simone Fioretti, considerandola condizionata dalla foga di un momento caldo della partita. Inoltre Fioretti ha contattato Dembel, per chiarire la propria posizione e per allontanare qualsiasi dubbio sull’intento razzista della frase pronunciata.

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