MORMANNO – C’è una realtà storica, che affonda le radici nella tradizione popolare del Pollino, che è divenuta un evento culturale e turistico di grande rilievo e che non si è mai fermato neppure di fronte al terremoto. E’ la festa di Perciavutti, emblema identitario della comunità di Mormanno che apre la strada agli eventi natalizi del borgo famoso per il fagiolo poverello bianco, la lenticchia ed il bocconotto. Si lega strettamente al vino, simbolo di comunione, abbondanza e festa per le comunità agricole della montagna, ma non tralascia di esaltare e valorizzare il contesto agroalimentare che vi ruota attorno. Il 7 dicembre il centro storico di Mormanno si prepara ad accogliere le migliaia di visitatori che ogni anno affollano le strade del borgo per un evento che si trasforma in un grande collante sociale per la comunità intera che si impegna – a vario titolo – nella realizzazione di una festa dal sapore antico, che ama proiettarsi nello scenario regionale dei grandi eventi storicizzati. Mormanno per tre giorni valorizza la cultura del vino non solo territoriale ma anche regionale con la collaborazione con le cantine rappresentative del vino calabrese e promuove la cucina territoriale, la tradizione religiosa e quella folklorica in un mix di grande fascino. L’amministrazione comunale di Mormanno, guidata dal Sindaco Giuseppe regina, attraverso l’assessorato al turismo guidato da Flavio De Barti, in stretta sinergia con l’associazione Comunalia, presieduta da Rosaria Vuozzo, è già al lavoro per i preparativi di Perciavutti edizione 2018. I quartieri Casalicchio, Costa, Capo Lo Serro e Torretta si preparano ad ospitare i “Vuttari” dentro i quali si spillerà il vino nuovo e si degusteranno le pietanze della tradizione contadina.