Esplosione del bar di Via Caloprese ed incendio del chiosco di Via Aceto: arrestato il proprietario dei locali

esplosione bar bilotti

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COSENZA – Alle prime luci dell’alba è scattata, ad opera dei Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Cosenza, l’esecuzione all’ordinanza che dispone la misura cautelare della detenzione carceraria nei confronti di P.G., 62enne cosentino, proprietario del Bar “Bilotti Food and Drink” di Via Caloprese nonché dell’esercizio commerciale “il Chiosco” di via Tommaso Aceto, entrambi danneggiati a seguito di incendio la notte del 19 Maggio scorso. I reati contestati sono incendio e truffa assicurativa in concorso con persona allo stato non ancora identificata. Dopo un’articolata attività di indagine, iniziata nell’immediatezza degli eventi, i Carabinieri, in base agli elementi raccolti ha cristallizato alcuni dati che hanno indotto la Procura della Repubblica di Cosenza ad avanzare la richiesta cautelare in carcere per il titolare degli esercizi commerciali, accolta dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Cosenza. Il 19 maggio scorso, intorno all’una e trenta di notte, una forte esplosione distrusse il bar “bilotti Food and Drink”: deflagrazione talmente dirompente da scaraventare all’esterno grossi detriti che raggiunsero il lato opposto della carreggiata e che solo per casualità non causarono conseguenze più gravi ai danni delle numerose persone che frequentavano in quell’orario la zona. Poco dopo un altro locale, sempre dello stesso proprietario ma chiuso da qualche mese, andava in fiamme in via Tommaso Aceto. Qui l’incendio divampò a seguito di spargimento di liquido infiammabile nei locali. Sul posto intervenne il magistrato di turno della locale Procura della Repubblica che assunse la direzione delle indagini, che si presentarono da subito particolarmente complesse e difficili. Nello specifico vennero acquisiti elementi particolarmente significativi che consentirono una prima ricostruzione dell’evento e delle sue cause: emergeva che quella notte non era stato inserito il sistema di allarme e che il titolare dei locali aveva da poco stipulato un contratto assicurativo. Dalla escussione dei residenti e dei commercianti del luogo, emergeva inoltre lo scarso afflusso di avventori fin dalla data di apertura del locale nonché altri particolari d’interesse come l’avvenuto trasloco di gran parte del mobilio proprio il pomeriggio antecedente l’esplosione. I Carabinieri rinvennero altresì, nel chiosco di Via Tommaso Aceto, bottiglie piene di benzina utilizzate come propellente per gli incendi nonché, abbandonato a terra in una traversa di Via Caloprese, un giubbino, quasi interamente bruciato, con degli accendini dello stesso tipo di quelli in vendita nei locali incendiati. Dalla visione dei sistemi di videosorveglianza emerse che, il giubbino, era indossato dall’esecutore il quale, colto di sorpresa, rimase travolto dall’esplosione mentre ancora si trovava sulla porta dell’esercizio commerciale di Via Caloprese verosimilmente per verificare l’avvenuta accensione dell’innesco. Le indagini sono ancora in corso e stanno per concludersi nei confronti dell’esecutore materiale dell’incendio, tenuto conto di tutta una serie di elementi già sottoposti alle relative analisi tecniche da parte del Reparto Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri di Messina. L’imprenditore è stato quindi tratto in arresto nella propria abitazione ed è stato associato presso il carcere di Cosenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Bruzia.