CASTROVILLARI – La lunga attesa è finita. Da domani inizia ufficialmente la 19ª edizione di Primavera dei Teatri, il festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea ideato e diretto da Scena Verticale per la direzione artistica di Saverio La Ruina e Dario De Luca e quella organizzativa di Settimio Pisano. Unico appuntamento al Sud dedicato alle nuove drammaturgie e artisti emergenti, quest’anno il festival sarà una esplosione di performance con 14 prime e 3 anteprime nazionali su 26 spettacoli in programma. Ad aprire il cartellone 2018 il ritorno della compagnia Le Ariette con il debutto di Attorno a un tavolo-piccoli fallimenti senza importanza (in doppia replica alle 13.00 e alle 22.00). La storica compagnia emiliana – ospite al festival di Castrovillari nel 2001- torna con un lavoro che tenta di superare la forma spettacolo ricreando, attorno a un tavolo, una comunità ancora possibile nella condivisione tra attori e spettatori. Alle 17.00 nella Sala Varcasia la compagnia Artpatachipi inaugura il Primavera Kids con Le magarie di Giustina di e con Giulia Secreti e Achille Veltri. Lo spettacolo, immerso nel fantastico mondo della tradizione calabrese, racconta il personaggio reale della magara Giustina, e quello mitologico dell’antagonista Pantasima. Due personalità che incanteranno il pubblico con ilarità e sorrisi, lasciando spazio anche alla riflessione.
In prima nazionale, alle 18.30 in Sala Consiliare, andranno in scena i pugliesi Armamaxa Teatro con Icaro Caduto. Nello spettacolo di e con Gaetano Colella, diretto da Enrico Messina le figure leggendarie di Dedalo e di Icaro vengono staccate dal mito per raccontare una storia senza tempo: il complesso, delicato e meraviglioso rapporto che lega un figlio a un padre. Sul palcoscenico del Sybaris, alle 20.00, Libero Teatro debutta con Commedia all’italiana, scritto e diretto e interpretato da Max Mazzotta, in scena insieme ad Antonella Carchidi, Matteo Lombardo, Paolo Mauro, Alma Pisciotta e Francesco Rizzo. In un teatro di posa, negli studios di un’ipotetica Cinecittà, una troupe cinematografica impegnata nelle riprese di un film, tenta di ridare lustro alla commedia all’italiana. La messa in scena regalerà un doppio strato di eventi: due mondi intersecati l’uno dentro l’altro, come fossero due spirali che girano in sensi opposti. A chiudere la prima giornata di Festival la compagnia Officina Teatro con Amore ricucito, diretto da Gaddo Bagnoli e interpretato da Mirko D’Urso e Ylenia Santo. Una coppia tenta con ogni mezzo di trasformare la propria storia d’amore nel legame stabile di una famiglia. Un testo scioccante in cui una donna ed un uomo intrecciano idiosincrasie e speranze in una partita a due giocata sulla violenza verbale, su ricatti psicologici e su improbabili giochi erotici. Lo spettacolo è vietato ai minori.