SARACENA – Il Partito Democratico di Saracena vigila sull’azione amministrativa del Sindaco, Mario Albino Gagliardi. Con un manifesto pubblico ha inteso «manifestare il proprio disappunto» sulla «inefficienza e la stagnazione in cui versa l’Amministrazione comunale e l’intero paese». Così ha messo in luce alcune problematiche che «incidono pesantemente sul tessuto sociale cittadino». In primis – dalla lettura della delibera comunale n# 4 del 3 febbraio che si riferisce alle tariffe dela Tari – il Partito Democratico evienzia che «essenso state approvate furbescamente in ritardo, sono state ritenute illegittime dal Ministero dell’Economia e delle Finanze» comportando la «revoca» della delibera di consiglio comunale n# 25 del 7 settembre 2015 e del piano finanziario Tari 2015 che ne è parte integrante. Secondo l’opposizione i cittadini saracenari nell’anno 2015 si sono ritrovare a pagare 50mila euro in più rispetto a quanto previsto dal piano finanziario dell’anno precedente. «A quando il rimborso ai cittadini di quanto prelevato illegittimamente dal Comune?» e soprattutto come «saranno garantiti gli equilibri di bilancio» che risentono di questa evidente trasformazione del quadro finanziario. In più il manifesto chiede al Sindaco se sia vera l’intenzione di «demolire l’immobile “ex posta” di Piazza XX Settembre. L’ufficio postale è stato spostato a Via Casini comportando «da un lato lo sfregio del plesso scolastico e da un altro l’aggravio dei disagi e costi a carico dei cittadini che sono stati costretti a portare i propri a figli a scuola in un edifiiio ancora in corso di costruzione presso c/da San Filippo». Se l’intenzione di abbattere la Ex posta fosse confermata il Pd si chiede «per far posto a cosa? Cosa c’è sotto?» e soprattutto «quanto costa ai cittadini?» e quale «sarebbe l’utilità». Per questo chiedono di pensare ad una riqualificazione e restituzione alla collettività dell’immobile sito nel centro del paese. il terzo interrogativo contenuto nel documento “Mi scusi, posso farle una domanda?” è relativo all’affidamento in via sperimentale del servizio di ordine pubblio, viabilità e supporto alla Polizia Municipale assegnato ad una Associazione di Cetraro. La sezione locale del partito di Renzi si chiede se il sodalizio sia «leggitimata a svolgere tali compiti» evidenziato che agli “associati politiziotti municipali” viene erogato un contributo mensile di 2.684€ che in un anno significa spendere per un comune così piccolo come quello di Saracena la somma di oltre 32mila euro. Da qui la richiesta perentoria di «interrompere la convenzione» – sperando che esiste – tra Comune ed Associazione ed «incentivare i lavoratori ex Lsu – Lpu in servizio presso l’ufficio di Polizia Municipale». Altrimenti si potrà ricorrere al servizio in forma associata con i comuni limitrofi o «assunzioni a tempo determinato di disoccupati, giovani e meno giovani di Saracena».
Tre domande al Sindaco di Saracena. Il Pd incalza Gagliardi
