Regionali Calabria, il nuovo consiglio prende forma. Ecco i sicuri a Palazzo Campanella

Consiglio regionale aula

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REGGIO CALABRIA – Bisognerà fare bene i conti con i resti, gli scarti, le percentuali per definire una complessiva assegnazione dei seggi ma c’è già qualcuno che ha il posto assicurato nel prossimo consiglio regionale della Calabria. Il più votato in assoluto tra le coalizione è Nicola Irto presidente uscente di Palazzo Campanella, candidato per il centro sinistra, che con più di 12mila preferenze ha di sicuro un posto nella prossima legislatura, anche se tra i banchi dell’opposizione. Solo lui ha fatto registrare una performance da record che lo porta sopra tutti gli altri consiglieri che, dopo di lui, tra i preferiti dai calabresi sono tutti del centro destra. Insieme a lui tra i banchi dell’opposizione ovviamente il candidato alla presidenza del centro sinistra, Pippo Callipo, eletto in automatico come miglior candidato presidente perdente.

I SEGGI NELLA CIRCOSCRIZIONE NORD
Per la circoscrizione nord ci sarà sicuramente il coordinatore provinciale di Forza Italia Cosenza, Gianluca Gallo, primo tra gli eletti del centrodestra. Con lui sempre in maggioranza anche il presidente di Coldiretti, Pietro Molinaro, primo eletto della Lega e poi Pierluigi Caputo, con 4.558 preferenze per la lista Jole Santelli Presidente. In pole position per un posto in Consiglio c’è anche il “figlio d’arte” Luca Morrone, che ottiene più di 6.300 voti. Nell’Udc entra Graziano primo nel Cosentino con 4788 voti. Colpi di scena non mancheranno nel centro sinistra dove è sicuro di ottenere un seggio Mimmo Bevacqua, che, con 6.707 voti, supera di più di mille voti l’ex consigliere più votato della scorsa legislatura, Carlo Guccione (5.447), la cui rielezione è dunque in dubbio. Nella lista “Io resto in Calabria”, diretta espressione di Callipo, spicca la prestazione di Franco Mundo, che riceve più di 4.200 preferenze. Sorprendente è anche il dato che riguarda la lista Democratici progressisti, nella quale hanno trovato posti molti candidati rimasti fedeli al governatore uscente Mario Oliverio. Qui a trionfare è l’ex presidente della commissione Bilancio Giuseppe Aieta, che dovrebbe dunque rientrare in Consiglio superando la sfida interna con l’ex segretario provinciale del Pd Luigi Guglielmelli.

I SEGGI NELLA CIRCOSCRIZIONE CENTRO
Qui la Lega è il primo partito del centrodestra e, con ogni probabilità, a ottenere un seggio sarà l’editore crotonese Gaetano Salvatore, primo con più di 3.300 voti. Dietro di un centinaio di preferenze il consigliere comunale di Catanzaro Filippo Mancuso. Certo di poter sedere nel nuovo consiglio regionale anche il forzista Mimmo Tallini, il quale – malgrado sia stato dichiarato “impresentabile” dalla commissione Antimafia, ha incassato 5.700 preferenze. Potrebbe farcela ad entrare in consiglio anche l’ex presidente della provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi, primo della Cdl con 6.461 voti. Tra le fila di Fratelli d’Italia spicca invece il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi (3.858), tra i favoriti per un posto in Consiglio. Dovrebbe farcela anche Vito Pitaro, che con più di 4.800 voti si piazza al primo posto nella lista “Santelli presidente”, riuscendo a doppiare il consigliere uscente Vincenzo Pasqua. Il più votato al Centro, nel partito di Zingaretti, è il sindaco di Serra San Bruno Luigi Tassone che con 5.100 preferenze, supera di una manciata di voti il sindacalista Raffaele Mammoliti (4.459).  Quasi certa invece l’elezione dell’unica donna presente nel passato Consiglio, Flora Sculco, che riesce a confermarsi nella lista Dp con 5.400 preferenze.

I SEGGI NELLA CIRCOSCRIZIONE SUD
Nel Reggino chi può festeggiare per il suo ingresso a Palazzo Campanella è di sicuro il vicepresidente del Parco nazionale d’Aspromonte, Domenico Creazzo, primo eletto in Fratelli d’Italia con 7.700 preferenze che stacca di una manciata di voti il consigliere uscente Peppe Neri (7.093). Il più votato della provincia, dopo Irto, è il forzista Giovanni Arruzzolo che ottiene 8.500 voti e rientra nella massima assemblea regionale. Il secondo degli eletti è Domenico Giannetta (6.315), che ora dovrà fare una scelta: da primo dei non eletti alla Camera alle Politiche del 2018, con l’elezione di Jole Santelli alla presidenza rientra di diritto in Parlamento, dunque dovrà rapidamente scegliere se restare a fare il consigliere in Calabria o trasferirsi a Roma a fare il deputato. Rispetto alla sua scelta potrebbe sperare in un posto in consiglio l’ex presidente della Provincia Peppe Raffa, terzo classificato della lista di Fi (5mila) malgrado anche lui, come Tallini, fosse finito nel mirino dell’Antimafia. Spera in un posto anche Nicola Paris, primo della lista Udc con quasi 6mila voti. Nella Lega, invece, in testa c’è Tilde Minasi (2.235 voti) che potrebbe ritornare in Consiglio dopo l’esperienza nella legislatura 2010-2014. Quasi certo della sua elezione è l’imprenditore Giuseppe Mattiani, che ha fatto un vero e proprio boom elettorale. A “Santelli presidente” ha portato in dote più di 7.500 voti. Dietro di lui si piazza la moglie dell’ex consigliere regionale Pasquale Tripodi, Lucia Caccamo, che porta a casa 3.591 preferenze. Si gioca le sue chance anche Pietro Crinò, primo della lista Cdl con 4.200 voti. Nel Pd, con la metà dei voti di Irto, ecco gli uscenti Mimmo Battaglia (6.100) e Giovanni Nucera (4.900), la cui rielezione sembra molto improbabile.