CASSANO ALL’JONIO – Partono da oggi le interviste ai quattro candidati che il prossimo 5 giugno si contenderanno la fascia tricolore di primo cittadino di Cassano. Come di solito, si seguirà l’ordine di sorteggio per la collocazione sulla scheda elettorale. Pertanto, si inizia dal candidato a sindaco posto in alto a sinistra della scheda elettorale. Il primo, quindi, è Gianni Papasso, candidato a sindaco per “Alleanza Civica-Democratica – Riformista”. La sua candidatura è appoggiata da 8 liste.
Si va verso le Aree urbane e verso le Associazioni di Comuni. L’Area urbana Corigliano – Rossano sembra cosa fatta. Lei, se fosse eletto sindaco, a cosa pensa per la città di Cassano?
Continuerò a fare quanto già stato fatto a riguardo. Sono stato io e non altri a proporre l’Area vasta della Sibaritide e del Pollino ai sensi della Legge Delrio. Ho sempre sostenuto che non può prendere consistenza la fusione di Corigliano e Rossano lasciando fuori Sibari e, quindi, il comune di Cassano. Propongo pertanto al sindaco di Corigliano in carica e a quello di Rossano che sarà eletto il 5 giugno di andare oltre gli steccati e di lavorare per la fusione di Rossano-Corigliano e Sibari-Cassano dando a questa nuova area metropolitana il nome storico di “Sibari”.
Dopo sessant’anni di false promesse, se fosse eletto sindaco a cosa pensa per un reale sviluppo di Sibari?
Anche qui continuerò sul solco già tracciato. Stabilirò nuovi e più proficui rapporti con le forze sociali e sindacali e con tutte le forze attive che operano nel comprensorio di Sibari e del Pollino. E’ necessario richiamare l’attenzione del Governo centrale verso la Piana di Sibari, così come ho detto al cospetto di Renzi a Scalea a marzo 2014. Lavorerò, come già dimostrato con la presenza a Sibari nel marzo del 2015 del presidente Oliverio, per far sì che la Regione eserciti un’attenzione particolare verso la Piana. Chiederò che a Sibari e al suo comprensorio arrivino i proventi del Patto per la Calabria sottoscritto di recente tra Regione e Governo centrale.
E’ opinione di tutti che in un territorio dove sono presenti organizzazioni criminali lo sviluppo stenta a decollare. Cassano e la Sibaritide, purtroppo, non sono immuni a queste presenze. Se Lei verrà eletto sindaco come pensa di far decollare la sua città?
La parola d’ordine in questo ambito è senza dubbio “collaborazione”. Quella non deve mancare mai tra le Forze dell’ordine e l’amministrazione. Un punto del nostro programma si chiama proprio “Cassano sicura”. Abbiamo proposto di irrobustire la cintura di protezione attorno alle attività produttive e commerciali, installare sistemi di videosorveglianza nelle zone più sensibili, combattere i fenomeni delittuosi attraverso un’azione congiunta di prevenzione e repressione. La crisi economica e occupazionale investe tutto il Paese. Pur essendo risaputo che le amministrazioni comunali possono fare poco in tema di occupazione, come pensa di poter dare risposte alle richieste di lavoro che le verranno dai suoi concittadini? In tre anni la mia amministrazione aveva gettato le basi per far rinascere l’economia. Non a caso Cassano è diventato comune capofila di numerosi progetti, vedi il Credito Cooperativo per esempio per cui lo stesso presidente della Bcc aveva parlato di “modello Cassano”. Continueremo, pertanto, a rafforzare le politiche avviate. Promuoveremo nuovi progetti, attiveremo uno sportello per favorire l’imprenditoria giovanile, istituiremo l’Ufficio Europa per intercettare i Fondi Europei 2014-2020; creeremo nuovi strumenti per l’implementazione strategie sul territorio attraverso i Fondi strutturali Fesr, Fse e/o il Fondo di coesione. Avvieremo corsi di formazione professionale e di orientamento di intesa con la regione Calabria e ci attiveremo per garantire il “Reddito minimo di cittadinanza”.
La disaffezione dei cittadini dalle Istituzioni e dalla Politica oramai non fa più notizia. Come intende recuperare, e attraverso quali strumenti e azioni amministrative, questo rapporto e far sì che i cittadini tornino ad avvicinarsi alle Istituzioni e alla Politica?
Sono d’accordo con il cittadino quando critica la politica e i rappresentati istituzionali il cui agire è mosso da interessi personali. Per molti, purtroppo, le istituzioni rappresentano trampolini di lancio per fare carriera politica e per consolidare patrimoni personali e familiari. Questo genere di politica a me non appartiene. Sono stato “cacciato” dal Comune perché ho impedito sconcezze e tentativi di malversazione. Continuerò su questa strada per l’affermazione della politica, quella con la “P” maiuscola, convinto come sono che a dare fiducia nelle istituzioni è l’esempio di una gestione amministrativa onesta e trasparente. Poi utilizzerò tutti gli strumenti di partecipazione previsti dallo Statuto al fine di avvicinare i cittadini al governo della città, e da subito prenderanno il via il Consiglio di quartiere di Sibari e le Consulte, con particolare riferimento a quella dei giovani e delle donne.
Papasso: continuerò nel solco interrotto. Avevamo fatto ripartire l’economia di Cassano
