CASTROVILLARI – La vera novità sarà la nascita del nuovo gruppo consiliare all’interno della minoranza. Francesco Battaglia passerà con Salvini dopo anni di militanza all’iterno di Fratelli d’Italia ha optato per questa scelta politica perchè la Lega «è il partito che più rappresenta il mio modo di pensare e di vedere la politica, il mio obbiettivo è ben preciso quello di continuare a costruire un nuovo centro destra di coerenza e lealtà» ha scritto in un comunicato stampa che anticipa l’ufficializzazione della sua decisione nel parlamentino comunale. Per il resto la convocazione dell’assise cittadina sarà senza grandi emozioni, anche per i punti in discussione. Oltre le interrogazioni ed interpellanze i consiglieri dovranno pronunciarsi sulle modifiche ed integrazioni allo Statuto della partecipata Pollino Gestione Impianti s.r.l., riguardo le modifiche al regolamento per la concessione di aree per la costruzione di edicole private nel Cimitero e su integrazioni e modifiche riguardanti il regolamento del Consiglio comunale dei bambini e dei ragazzi approvato con delibera di Consiglio n.44 nel 2016. Il vero banco di prova sarà tra poco più di un mese con la seduta che porterà in discussione l’approvazione del bilancio. Sarà quello il momento reale in cui, anche alla luce dei risultati delle Politiche del 4 marzo, si definiranno gli assetti della maggioranza che ha ancora tanti nervi scoperti. E qualcosa potrebbe venire fuori in occasione del punto più delicato per la tenuta della maggioranza di centro sinistra, che ha già perso per strada alcuni pezzi. Intanto Battaglia si pronuncerà con la sua nuova appartenenza politica, segno di sfiducia verso FdI che nella scelte delle candidature per il rinnovo del parlamento ha scelto di non creare «sinergia tra le decisioni prese al partito centrale a Roma verso il nostro territorio dove vi si erano già create delle incomprensioni. Si era detto che le candidature camera e senato erano state assegnate a chi avrebbe ottenuto più voti alle scorse regionali riconoscendogli la volontà dell’elettorato con fdi che in quel caso è stato mio fratello. Non mantenendo la parola per far candidare qualche consigliere regionale, sottovalutando e dimenticando il lavoro che tutto il direttivo aveva svolto per il territorio in questi anni. Mentre il partito di Salvini è stato l’unico che non ha fatto candidare politici di turno in cerca di seggi ma ha candidato persone che gli sono state vicino in tutti questi anni a costruire il partito e che hanno creduto in lui».