CASTROVILLARI – Ci potrebbe essere una riunione di maggioranza prima del consiglio comunale del 21 febbraio. Sarà forse l’ultima spiaggia per Lo Polito di mettere d’accordo i suoi uomini di maggioranza e ricomporre le fratture interne prima della uscita pubblica che chiamerà l’assise consiliare a discutere dell’esito delle elezioni provinciale del 29 gennaio scorso. Elezioni che hanno generato il disordine della maggioranza e le problematiche di equilibrio che sono esplose con le dichiarazioni del consigliere dei Progressiti per Castrovillari, Peppino Pignataro, in palese scontro con il resto della compagine amministrativa di centro sinistra. Al quale, però, si aggiunge anche l’assenza ed il silenzio di Carlo lo Prete, consigliere del movimento La Calabria che vuoi che fa capo a Gianluca Gallo. La convocazione del consiglio straordinario è frutto della richiesta dei consiglieri municipali di opposizione Francesco Battaglia, Sara Astorino, Peppe Santagada, Maria Antonietta Guaragna e Ferdinando Laghi. Il voto della provinciali – che non hanno visto eletto nessuno dei quattro consiglieri comunali cittadini candidati (tre erano di maggioranza) – ha innescato una reazione a catena che ha fatto emergere le conflittualità presenti da tempo, sotto traccia, tra le componenti della maggioranza di governo. E che gli animi siano bollenti ne è prova la mancata nomina del nuovo presidente della Pollino Gestione Impianti, bloccata ad un passo dalla firma con la nomina di un esponente politico dei Socialisti. Muoversi in questo pandemonio di posizioni e ripicche per Lo Polito vorrebbe poter dire perdere uno o più uomini della compagine amministrativa. Così l’ultima spiaggia per parlarsi in faccia ed evitare di farlo in consiglio comunale, senza frano alcuno, sarebbe una riunione di maggioranza che potrebbe tenersi giovedì, qualche giorno prima dell’assise comunale. Ma se Lo Polito rischia di avere lo strappo con i Progressisti voci insistenti presentano un corteggiamento per i due fuoriusciti dalle liste civiche, Massarotti e Astorino, che potrebbero diventare la stampella del malandato governo Lo Polito bis.