CASTROVILLARI – Ci sono sedi istituzionali (come la commissione bilancio ed il consiglio comunale) in cui offrire le risposte alle domande tecnico – politiche della minoranza nelle quali il Sindaco Lo Polito preferisce non rispondere in maniera ufficiale salvo poi convocare conferenze stampa in cui offre una visione parziale della verità sui conti del Comune di Castrovillari. E’ sostanzialmente questa l’accusa rivolta da Peppe Santagada e Maria Antonietta Guaragna al Sindaco della Città di Castrovillari che sottintende un «problema estremamente grave che prescinde gli atti» mostrati in conferenza stampa di risposta dai due membri dell’opposizione consiliare. Le «particolarità» emerse in commissione bilancio sugli aspetti pochi chiari del bilancio erano stati segnalati all’assessore al bilancio in commissione e poi in consiglio comunale non avendo però le opportune delucidazioni che hanno portato alla diffusione dei due video sui social che hanno scatenato la reazione scomposta ed offensiva del Sindaco Lo Polito. Un clima al veleno che si respira da tempo e che mina il «rapporto tra istituzioni del Comune». Ma secondo l’opposizione il Sindaco non avrebbe detto tutta la verità nel corso dell’incontro con i giornalisti portando solo due dei tre reali contratti stipulati e che realizzano il debito di 17 milioni complessivi di euro (non più 14 come annunciato in precedenza) frutto – ed è questa una mancata verità di Lo Polito – anche della sua gestione amministrativa, la prima. Infatti Santgada ha prodotto tre documenti ufficiali che cristallizzano la situazione debitoria. Il primo del 5 agosto 2013 (Lo Polito cadrà anche per mano di Santagada + 8 il 26 maggio dell’anno successivo) per oltre sei milioni di euro fu il primo debito contratto da Lo Polito per «coprire debiti ereditati» dalle precedenti amministrazioni, a cui fece seguito il secondo dell’11 luglio 2014 (quando già c’era – è vero – il commissario prefettizio) ma riferito ad una delibera del 27 maggio 2014 (giorno nel quale il Sindaco era già decaduto per mano dei nove dimissionari) per altri cinque milioni di euro ai quali si somma l’ultimo gestito interamente – questo sì – dal commissario prefettizio di altri sei milioni e passa di euro. Dunque mezze verità di Lo Polito che sono state sviscerate dalle Liste Civiche nel corso di una lunga conferenza stampa alla quale – fortuna delle fortune – siamo stati invitati anche noi di Abmreport, salvo poi rimanere pregiudizialmente fuori dalla mailing list che riceve puntualmente i comunicati stampa dell’opposizione. Una situazione che continuiamo a denunciare mettendoci la faccia al contrario di qualcuno che su blog (di cristallina vicinanza alle liste civiche) in forma anonima (troppo facile non assumersi le proprie responsabilità se si denuncia la presunta mancanza di informazione di chi questo lavoro lo svolge con professionalità e dedizione come noi crediamo di fare) si permette il lusso di imputare alle «testate, soprattutto digitali» il «mutismo selettivo nei confronti della Minoranza e del suo operato». La minoranza – che poi in conferenza stampa invoca il tempo della pacificazione (lo abbiamo ammesso tante volte che non la facilita nemmeno il comportamento di Lo Polito) – è la stessa che da mesi ha dichiarato personalmente al nostro direttore di aver scelto di tenerci fuori dalle proprie comunicazioni ufficiali denigrando e mortificando il ruolo che noi – si – vorremmo svolgere e ci viene impedito forse in nome di quella “democrazia” e “partecipazione” che sono le parole d’ordine di chi con noi non le rispetta. Un vergognoso atteggiamento che continueremo a denunciare consci del fatto che fare informazione significa raccontare la verità tanto dei documenti, quanto delle bassezze dell’uman vivere che oggi riguardano una parte politica che pretende da altri il rispetto delle regole democratiche, ma per prima le offende. Così come ci offende chi dietro uno schermo non si assume la responsabilità delle cose che scrive sull’informazione cittadina, forse perchè è conscia di mentire sapendo di mentire.