A coloro ai quali lo hanno telefonato dopo l’elezione nel ruolo di vice presidente della Provincia di Cosenza ha detto «usatemi». Una sintesi del suo voler «essere utile» per «spirito di servizio» alla «città di Castrovillari e alla zona del Pollino». Nel suo nuovo ruolo istituzionale, Giancarlo Lamensa, da vice presidente dell’ente provinciale al fianco di Rosaria Succurro, sarà a servizio di tutti, soprattutto nel nuovo corso della Provincia che, rispetto alle logiche del passato, vuole essere più attenta ai territori periferici. «Le periferie, i paesi di montagna, le zone svantaggiate sono state “abbandonate” a favore dell’area urbana cosentina che ha avuto, negli ultimi anni, un grande sviluppo sia per la lungimiranza degli amministratori locali, ma anche per il forte supporto della provincia».
LA PROVINCIA CHE VERRA’
Uno squilibrio che ora Succurro e Lamensa, insieme alla squadra di assessori, vogliono colmare dando «supporto a quelle piccole realtà e amministrazioni che non hanno al loro interno – ha aggiunto il vice presidente castrovillarese – quelle competenze capaci di intercettare, per esempio, le occasioni che il Pnrr può fornire. La Provincia darà supporto a quelle piccole amministrazioni sui fondi strutturali, ordinari ma anche straordinari». Sintesi e visione di un ente nuovo «al passo con i tempi» come ha dichiarato proprio la Succurro nel suo discorso di insediamento. «Saremo aperti a tutti – aggiunge Lamensa – cercando di risolvere le problematiche che la sinistra non è riuscita a risolvere».
IL PESO POLITICO DI FRATELLI D’ITALIA
Di certo il ruolo assegnato al capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale a Castrovillari, leader dell’opposizione a Domenico Lo Polito in città, è il riconoscimento di una crescita politica del partito e della sezione “Vincenzo Gangale”.
«Il lavoro che come FdI stiamo facendo sta portando i suoi frutti» – ha aggiunto Lamensa – Non solo la disegnazione per la vice presidenza della Provincia, ma anche le nomine dei dirigenti locali Ventura, Abbenante e De Gaio nei ruoli provinciali del coordinamento e delle rappresentanze territoriali.
«E’ la chiusura di un cerchio» iniziata con la designazione di Giancarlo Lamensa a candidato sindaco della città di Castrovillari per il centro destra alle ultime amministrative. «Ma credo che non ci fermeremo qui. Il nostro unico interesse è lavorare per il territorio e per la città di Castrovillari. La squadra di dirigenti castrovillaresi è formata da persone che hanno grandi potenzialità».
LA COLLABORAZIONE CON LO PRETE
La nomina della vice presidenza della Provincia si innesta anche nella favorevole convergenza di avere in squadra di governo anche un altro castrovillarese nel ruolo di assessore alle politiche sociale: Carlo Lo Prete. «Con Carlo – confessa il vice presidente Lamensa – abbiamo una collaborazione ormai notoria, lavoriamo andando d’amore e d’accordo. Lui è il veterano della provincia, conosce i meccanismi istituzionali. Ci sentiamo spesso, ci scambiamo le opinioni e siamo fortemente determinati nel voler sfruttare questa occasione che la Presidente Succurro ci ha voluto dare».
QUELLA DI LO POLITO: UN’AMMINISTRAZIONE SORDA
Ma l’analisi della nuova dirigenza della provincia è stata l’occasione per fare il punto anche sulla capacità amministrativa di Lo Polito. «Per l’ennesima volta l’amministrazione ha dimostrato un completo scollamento tra la città e il territorio che la circonda. Questa amministrazione non riesce a fare sintesi, nonostante la posizione geografica e amministrativa, del territorio del Pollino. Hanno perso completamente la barra. Spero tanto che la politica della maggioranza cambi e si faccia sintesi per il bene del territorio. Dall’opposizione stiamo stimolando, con tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, l’amministrazione sui temi che riguardano la città e nei quali l’amministrazione latita». Lamensa non lesina critiche e sottolinea che l’esecutivo guidato da Lo Polito «naviga a vista, non pianifica, non valuta le opportunità. Continua a rispolverare progetti bocciati in passato pensando di soddisfare le necessità della città». E conclude «noi abbiamo una visione futura della città che vogliamo. Abbiamo provato a stimolare l’amministrazione che spesso è sorda, ma noi non demordiamo, continueremo a insistere».