CASTROVILLARI – Il coordinatore provinciale d Fratelli d’Italia, Luigi Lirangi, sentiti i vertici del partito a seguito delle dimissioni di Vincenzo Fuscaldi, ha nominato il già coordinatore territoriale del Pollino, Pino Abbenante, commissario del Circolo Fratelli d’Italia “Vincenzo Ganzale” di Castrovillari. Ringraziando il dimissionario Fuscaldi il circolo si è subito determinato per superare la fase di vuoto dirigenziale al «fine di svolgere tale compito nell’interesse del partito traghettandolo verso le prossime amministrative e fino al prossimo congresso cittadino che nominerà il futuro portavoce». Abbenante ha accolto da subito con grande entusiasmo e senso di responsabilità il ruolo che gli è stato assegnato, mettendosi a disposizione del partito e della comunità. Il partito nei prossimi giorni vivrà due importanti appuntamenti. la raccolta firme nelle giornate del 15 e 16 Febbraio riguardo le quattro proposte di legge di iniziativa popolare su elezione diretta del Presidente della Repubblica, l’abolizione dei senatori a vita, il tetto alle tasse inserito in Costituzione, e la supremazia dell’ordinamento italiano su quello europeo. I cittadini potranno firmare presso i gazebi allestiti in Piazza Municipio a Castrovillari nei seguenti orari: 16:00/19:00 Sabato 15 e 9:00/13:00 – 16:00/19:00 Domenica 16; inoltre per chi vuole troverà i moduli anche presso la segreteria generale del Comune. Nella giornata del 10 Febbraio in occasione del Giorno del Ricordo, solennità nazionale italiana che si celebra ogni anno il 10 febbraio a partire dal 30 marzo 2004, giorno in cui è stata istituita con la legge n. 92., verrà celebrata una Santa Messa presso la Basilica Minore di San Giuliano a Castrovillari alle ore 17. La celebrazione avviene quindi in onore del ricordo di tutte le vittime dei massacri delle foibe, gli eccidi compiuti a danno della popolazione italiana della Venezia Giulia e della Dalmazia nel periodo della seconda guerra mondiale e appena dopo ad opera dei partigiani jugoslavi dell’OZNA guidati da Tito. Il nome foibe, così come li chiamano in Venezia Giulia, fa riferimento agli inghiottitoi carsici nei quali furono gettati migliaia dei corpi delle vittime.