CASTROVILLARI – Il Sindaco Mimmo Lo Polito “coinvolga immediatamente i sindaci del Pollino per modificare un provvedimento inaccettabile che penalizza territorio e cittadini”. E’ la richiesta del coordinatore cittadino di Forza Italia Roberto Senise che reputa “la riorganizzazione della rete ospedaliera del tutto inadeguata alle reali esigenze del territorio se si tiene conto che la mobilità passiva è in continuo aumento con gravi ricadute economiche per la nostra Regione a vantaggio delle Regioni limitrofe e del nord”. Lo Polito “esca fuori dall’isolamento politico, e convochi immediatamente il consiglio comunale ed approvi un ordine del giorno contro il decreto Scura n.30 e lo sottoponga a tutti i sindaci dei comuni del Pollino per l’approvazione nei loro consigli comunali ed elevare la voce di protesta che ancora una volta scelte verticistiche penalizzano il territorio”. Castrovillari in questo momento “deve riacquistare la centralità politica del Pollino ed essere capofila di processi di sviluppo omogeneo e territoriale, che nella fattispecie, la sanità, interessa tutti i cittadini del comprensorio che non vedono garantiti i LEA (livelli essenziali assistenziali) sanciti dalla costituzione” . Senise nella sua nota infine mette in evidenza le problematiche del nosocomio castrovillarese. Dall’organico ridimensionato che ha portato alla chiusura di diversi reparti al rischio di fare la stessa fine che ha oggi il consultorio familiare per la mancanza del ginecologo e dell’ostetrica. “Continui scippi” sono quelli che deve sopportare l’ospedale castrovillarese se si tiene contro “che il decreto del commissario ad acta Scura prevede il ridimensionamento dell’oculista che passa da unità operativa complessa a semplice, così come la Bronco pneumologia resterà unità operativa complessa fino al 2020 per poi essere assorbita dall’unita operativa di medicina” senza tener conto che “il centro trasfusionale sarà centralizzato su Cosenza” e che gli attuali posti letto “sono estremamente inadeguati alla domanda”. Ora “basta” è necessario “elevare la protesta contro un decreto unilaterale gravido di conseguenze negative per l’offerta sanitaria, adottato dal commissario ad acta in perfetta solitudine e senza alcun tipo di concertazione e confronto che mette a rischio la salute dei cittadini già fortemente compromessa”.