Europee, il commento al voto. Abbenante (FdI): nell’urna la volontà di cambiamento dei cittadini

Abbenante pino FdI

 Abbenante pino FdI

 

CASTROVILLARI – Non c’è alcun dubbio, le urne parlano chiaro: i cittadini hanno palesato la «voglia di cambiamento» che ora «sta a tutti noi recepire». Pino Abbenante, coordinatore territoriale del Pollino per Fratelli d’Italia parla ai suoi ma anche a tutto il resto del centro destra cittadino che può e deve diventare alternativo alla sinistra che ha governato per anni a Castrovillari. Al di là della soddisfazione per i dati nazionali che permettono a sovranisti e conservatori di entrare nel Parlamento Europeo – e «non era per niente scontato tenendo conto che non ci davano capaci di superare il 4%» – e della Calabria con una delle percentuali più alte d’Italia, il 10,26% è il dato castrovillarese ad essere giudicato «ottimo» da una delle storiche figure di rappresentanza del centro destra cittadino. Dato che in alcuni casi «supera le percentuali di altre città sopra i ventimila abitanti». Un dato positivo ma che deve essere analizzato anche alla luce del fatto che non si votava per le amministrative «e quindi la gente non aveva la spinta giusta per recarsi alle urne», che nelle prime ore del voto il «caos delle tessere elettorali ha rallentato, nella migliore delle ipotesi, o annullato nella peggiore, l’esercizio del voto democratico di molti cittadini che sconfortati dal continuo spostamento di sezione ha preferito in alcuni casi tornarsene a casa decidendo di non votare» senza contare che «alcuni esponenti storici della destra cittadina hanno deciso di appoggiare i candidati della Lega Nord e non quelli della fiamma tricolore». Ma nonostante tutto FdI ha dimostrato di «aver lavorato unito e coeso su tutti i candidati e in particolare su quelli di punta, Meloni e Nesci, che hanno camminato quasi di pari passo nella conta dei voti: uno dei pochi casi in tutta la circoscrizione». Il voto cittadino lancia un segnale chiaro per Abbenante: «il Centro destra conosciuto con la vecchia formula è la prima forza della città, quindi vincente e quindi capace di offrire un alternativa governativa alla sinistra comunista, come sancito dagli elettori». Da qui deve iniziare un «percorso programmatico che servirà a sancire equilibri e priorità per la conquista del governo regionale prima e comunale poi». Gli alleati si tengano pronti.