Battaglia sul Cas. Pretendiamo risposte in nome dei castrovillaresi

battaglia3

battaglia3

CASTROVILLARI – Continua la querelle politica sul tema dei migranti tra Leo Battaglia, responsabile regionale dipartimento sicurezza e immigrazione di Fratelli d’Italia, ed il Sindaco, Domenico Lo Polito. Qualche giorno fa in occasione del consiglio comunale sul tema dei migranti il centro destra aveva portato in piazza un centinaio di persone «dimostrazione – secondo Battaglia – di quanto sia alta la preoccupazione dei cittadini dopo l’apertura di un centro di accoglienza straordinaria in pieno centro». Per questo il responsabile del dipartimento sicurezza e immigrazione di Fdi sottolinea che «occorre dare risposte concrete e immediate anche ai castrovillaresi, anzi prima ai castrovillaresi. Il sindaco non può limitarsi a dire che è una questione fra prefetto e privati cittadini, ricordiamo infatti al primo cittadino che sua è la responsabilità della sicurezza e della salute pubblica della città». Battaglia punta l’attenzione proprio «sulla salute pubblica» chiedendo «trasparenza» per «sapere tutto ciò che è stato fatto finora in ambito igienico e sanitario per tutelare i cittadini da eventuali rischi. E’ stato effettuato un approfondito controllo al centro di accoglienza e ai migranti in essi ospitati? Sono state effettuate visite mediche, vaccinazioni e tutte le opportune iniziative per la salvaguardia della salute pubblica e per prevenire eventuali diffusioni di patologie trasmissibili? E’ stata verificata l’idoneità e la salubrità degli ambienti destinati ad ospitare gli immigrati? Se si, queste verifiche sono state fatte quando la struttura era vuota oppure anche dopo l’arrivo degli immigrati ora che vi sono ammassate decine di persone? Non solo una questione igienica quindi, ma anche di dignità. Noi vigileremo e non abbasseremo la guardia su una problematica tanto importante che tanto a cuore sta ai castrovillaresi. Le nostre sono domande semplici e i nostri dubbi più che legittimi, infatti troppe volte abbiamo assistito a gestioni sconsiderate di questi centri di accoglienza, animate da una mera questione di interessi e affarismo. Non solidarietà o ma semplice business sulla pelle della povera gente, sono queste persone senza scrupoli i veri razzisti».