CASTROVILLARI – Contestato il «merito» ed il «metodo» adottato per la composizione delle liste dei candidati del Partito Democratico che concorreranno alle prossime elezioni politiche del 4 marzo. Scelte slegate dal territorio che hanno provocato «un forte e compatto dissenso accompagnato da altrettanta forte preoccupazione, per la scelta dei candidati designati nei collegi dell’area Pollino ed Alto Ionio». I Segretari di circolo del Pollino ed Amministratori dell’area Pollino e Alto Jonio non hanno certo mandato giù senza mal di pancia le liste uscite dall’assemblea nazionale del partito che proiettano il partito verso la sfida elettorale del prossimo marzo. Con toni duri hanno scritto segretario nazionale del Pd, Matteo Renzi, al segretario regionale, Ernesto Magorno, al segretario provinciale, Luigi Guglielmelli, ed al presidente della Regione Calabria, Mario Oliverio, per esprimere il disappunto che arriva dalla base dei circoli e che sottolinea lo stato di «mortificazione ricevuta dal territorio del Pollino e dell’Alto Ionio per la scelta di candidare sui relativi collegi esponenti politici appartenenti ad altri territori e ad altri partiti pur avendo messo a disposizione del PD personalità significative e radicate nel territorio di appartenenza». I malumori della base del partito che potrebbero riflettersi in un eventuale debacle in termini di voti sono stati raccontati ai vertici del Partito Democratico evidenziando la difficoltà del partito nel far digerire le scelte decise a Roma sui territori. Per discutere di tutto questo ieri d’urgenza gli amministratori ed i circoli del Pollino e dell’Alto Jonio si sono riuniti a Castrovillari per stilare un documento i cui contenuti principali sono stati inviati alla segreteria nazionale del partito ed ai vertici regionali e provinciali perchè prenda atto dei mal di pancia del territorio alla vigilia di una campagna elettorale che si preannuncia difficile da gestire per far digerire le candidature imposte da Roma agli elettori e che non hanno rispetto le proposte e le personalità del territorio. E’ scritto a chiare lettere nel documento che le proposte territoriali «disattese» hanno mortificato i gruppi dirigenti locali e le personalità politiche ed istituzionali indicati quali candidati territoriali.