CATANZARO – «Da sempre questi lavoratori sono un tassello importante, nevralgico della macchina amministrativa non solo di Mormanno ma di tutti i comuni calabresi ed è per questo che oggi abbiamo inteso scendere in piazza al loro fianco per dimostrare concretamente, al di là di ogni strumentalizzazione politica, che queste persone per noi sono importanti e ci avranno sempre al loro fianco». Il Sindaco di Mormanno, Giuseppe Regina, ha commentato così la manifestazione che oggi ha portato in piazza a Catanzaro alcune migliaia di persone preoccupate dagli ultimi sviluppi della vertenza degli Lsu/Lpu del bacino calabrese. Nella pianta organica del comune del fagiolo poverello, della lenticchia e del bocconotto sono 22 i precari che prestano servizi in diversi ambiti della macchina amministrativa e per i quali il Comune, insieme alle altre municipalità calabresi, sollecita il diritto alla «dignità di essere lavoratori e di esercitare il loro dovere nel pieno delle loro funzioni». Così come per gli altri Lsu/Lpu calabresi entro il 31 dicembre va trovata soluzione alla scadenza del loro contratto perchè i servizi ricoperti da questi lavoratori sono «essenziali per far funzionare la macchina amministrativa di molti Enti, che grazie soprattutto al loro impegno riescono a garantire servizi essenziali per i cittadini». «Non bisogna alimentare, però, false speranze – ha dichiarato Regina – ne alimentare la guerra tra i lavoratori, essendo consapevoli del fatto che, ad esempio, nel nostro comune il prossimo anno si libererà un posto per quiescenza, e altre tre saranno disponibili nei prossimi anni. Ma affianco a questo va sempre ricordato che la stabilizzazione può trovare corso solo per i tempi determinati, assunti con procedura selettiva e nell’ambito di un quinto del fabbisogno e che all’interno dei concorsi agli Lsu/Lpu è riservato il 50% dei posti aventi diritto. Dunque poca roba rispetto a quello che invece, chiediamo oggi con forza, al governo nazionale che attraverso il percorso già formalizzato dalla Regione Calabria – che ha investito risorse per la loro stabilizzazione – possa trovare concretamente speranza di essere assorbito dalle municipalità entro le quali da anni prestano servizi essenziali. La verità di ciò che è possibile fare a livello comunale e di ciò che essenziale e giusto fare a livello centrale la dobbiamo, per senso di responsabilità, a questi lavoratori, alle loro famiglie, a quanti si aspettano da noi la giusta misura nell’amministrazione della cosa pubblica». «Ci auguriamo – ha concluso Regina – che la manifestazione di oggi possa scuotere l’esecutivo nella ricerca di una soluzione possibile per inserire nella manovra finanziaria le risorse utili che servono per dare le giuste risposte a chi le merita e le