Volevano mettere a ferro e fuoco Castrovillari. Cinque arresti per gli attentati incendiari

operazione nerone confstampa

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CASTROVILLARI – Spregiudicati e senza scrupoli con il chiaro intento di voler mettere a ferro e fuoco la città di Castrovillari. Una vera e propria «dichiarazione di guerra» alle istituzioni carpita dagli inquirenti nelle intercettazioni dell’operazione Nerone che all’alba di oggi ha portato dietro le sbarre cinque soggetti che in concorso tra di loro hanno messo in atto gli ultimi episodi estorsivi incendiari a danno di imprenditori della città del Pollino. Basti pensare che mentre stanotte i Carabinieri di Castrovillari, agli ordini del maggiore Giovanni Caruso, pianificavano il briefing operativo con gli uomini dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria di Vibo Valentia (VV) che ha partecipato all’arresto insieme agli uomini della Compagnia di Castrovillari, loro tornavano a Castrovillari sparando colpi d’arma da fuoco con un fucile a canne mozze nei confronti del bar Hollywood a pochi passi dal Tribunale di Castrovillari. I mandanti Francesco (23 anni) e Cosimo Abbruzzese (28 anni) e gli esecutori materiali degli attentati incendiari Salvatore Lione (23 anni), Fabiano Falcone (26 anni) e Francesco Cavaliere (34 anni) tutti di Cassano all’Jonio, sono accusati a vario titolo di reati di estorsione in concorso, tentata estorsione continuata in concorso, danneggiamento a seguito di incendio in concorso. L’indagine è partita dal primo eclatante incendio di autovetture presso la concessionaria Antes auto di Castrovillari nel quale andarono distrutte dieci auto, al quale sono seguiti altre intimidazioni (ben 6) ai danni di altre attività commerciali, i successivi attentati incendiari che hanno danneggiato altre due autovetture ed un container di un cantiere edile, e coinvolgendo ben 9 attività commerciali nel giro di 18 giorni. La tecnica del gruppo per “rendersi invisibili” ai controlli delle forze dell’ordine era quello di noleggiare ogni 15 – 20 giorni autovetture diverse proprio dai concessionari taccheggiati per evitare di avete auto controllate da microspie. Ma l’intuizione degli investigatori è riuscita a superare il loro acume, iniziando a controllare l’auto giusta ed acquisendo tutti quegli elementi utili a chiudere il cerchio attorno al gruppi criminale che ha suscitato forte allarme sociale in città come testimoniato dal Sindaco, Domenico Lo Polito, al Procuratore della Repubblica, Eugenio Facciolla ed al sostituto Simona Manera, partecipando anche alla conferenza stampa presso la caserma Carabinieri di Castrovillari. Il gruppo realizzava sopralluoghi sugli obiettivi da colpire prima di mettere a segno la strategia criminale, parlando apertamente di quelli da minacciare e quelli da “non toccare” perchè probabilmente già assoggettati ad un logica di controllo estorsivo del territorio. Una dichiarazione di guerra che la magistratura e le forze dell’ordine hanno raccolto e alla quale hanno risposto nel giro di 20 giorni stroncando sul nascere quel che poteva diventare un fenomeno delinquenziale di più grave entità.