CASTROVILLARI – Il circolo PD di Castrovillari parteciperà alla manifestazione del 21 ottobre in cui tutta la Calabria dice “no alla violenza contro le donne” dopo l’episodio di violenza subita da un’adolescente a Melito. Il circolo del PD, mentre manifesta sdegno e prende le distanze da ogni tipo di violenza di genere e forma di omertà, assicura quindi la sua partecipazione, che vuole essere “un atto di vicinanza e solidarietà a tutte le donne umiliate e maltrattate e un auspicio affinché ci sia una presa di coscienza e un risveglio delle menti, perché fatti come quello di Melito non accadano più”. La violenza contro le donne è una drammatica violazione dei diritti umani fondamentali, perpetrata abitualmente da partner o ex, che negli ultimi anni ha colpito decine di donne. Per i casi mortali, è stato coniato il neologismo “femminicidio”, che riporta comunque, in senso più generale, alla violenza di genere. La violenza attinge a profonde motivazioni culturali, legate a modelli fondati su dominio e prevaricazione tra i generi; la maggior parte degli abusi e soprusi avviene in un contesto culturale sessista, in cui la violenza domestica non è percepita come reato ma come doveroso strumento di risoluzione dei conflitti familiari e non. Ne consegue – scrivono in un documento quelli del PD castrovillarese- una scarsa propensione alla denuncia da parte delle donne maltrattate per paura, vergogna e scarsa fiducia nelle istituzioni. Proprio queste dovrebbero fornire risposte più concrete nel garantire assistenza e protezione alle vittime. Solo da qualche anno si è avuto un riscontro legislativo importante in tema di stalking e violenza sulle donne, ma nessuna legge, neanche la più rigorosa, può contrastare la violenza di genere se non è accompagnata da una volontà di cambiamento nel rapporto tra i sessi, che dovrebbe essere basato sul rispetto reciproco. Dal punto di vista istituzionale, è necessario un rafforzamento del sistema dei servizi, pubblici e convenzionati, quali consultori, centri anti-violenza e d’accoglienza, la formazione di personale qualificato che faccia opera di educazione e prevenzione nelle scuole, proponendo una diversa idea della figura della donna,vista ancora come stereotipo di oggetto sessuale non pensante e come tale usato molto spesso dalla pubblicità più bieca.