COSENZA – Parla di «ennesima aggressione» al comparto agro-alimentare della piana di Cammarata, ritenuto «un incomodo a vantaggio dei rifiuti». Pietro Molinaro, presidente regionale di Coldiretti Calabria denuncia il nuovo «incombente pericolo» a danno delle produzioni agricole di qualità della zona di Castrovillari. Una piattaforma per il trattamento rifiuti dovrebbe nascere nella zona di Cammarata, nel cuore del distretto agroalimentare di qualità della sibaritide. Mentre ancora non è stata “tombata” la discarica di Campolescio nel Comune di Castrovillari «quasi alla chetichella e senza opportune comunicazioni sulla consapevolezza dell’opinione pubblica e organizzazione di eventi di informazione/discussione con autorità e cittadini sul Burc della Regione Calabria è stato pubblicato il progetto presentato alla Regione- Assessorato Ambiente, dalla ditta “Ecologica Sud” per ottenere l’autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) di una piattaforma per il trattamento, la valorizzazione e lo smaltimento di rifiuti non pericolosi». Secondo i dati del progetto i rifiuti giungerebbero da quattro Regioni (Calabria, Campania, Puglia e Basilicata) e dovrebbero essere circa 402.500 tonnellate all’anno. «La quantità che arriverà – sottolinea Molinaro – è pari a cento volte la produzione di rifiuti di Castrovillari al netto della raccolta differenziata e tra le sostanze chimiche utilizzate per il trattamento chimico-fisico dei rifiuti liquidi vi sono: acido solforico, soda caustica, sale di ferro dell’acido cloridrico, acqua ossigenata, polielettrolita, calce per un totale di 653 t/anno; l’impianto dovrebbe produrre oltre 17.000 tonnellate all’anno di rifiuti da smaltire (oltre 4 volte i rifiuti di Castrovillari)». Per Moliaro questa nuova proposta industriale «stona e stride fortemente con la vocazione agricola e agroalimentare di questo territorio certificata proprio dal Distretto Agroalimentare di Qualità. Il progetto non può andare avanti altrimenti non è difficile prevedere che una nuova, e grave emergenza sia alle porte con il rischio di snaturare e annullare gli sforzi delle aziende agricole e agroalimentari oltre a compromettere irrimediabilmente il paesaggio ed ad incidere sulla qualità della vita dei cittadini. Chiediamo coerenza al Presidente della Regione Mario Oliverio e all’assessore all’ambiente scelte coerenti per non disattendere tra l’altro l’impegno a fare della Calabria una regione di eccellenza ambientale e agroalimentare».