CASTROVILLARI – Performance conclusiva del progetto Ciak per gli alunni della classe III A della Scuola Secondaria di 1° grado del plesso di Saracena dell’I.C. Morano Calabro – Saracena. Presso il Tribunale di Castrovillari, accompagnati dai docenti Enrico De Santo, primo collaboratore del dirigente scolastico, Andrea Forte e Isabella Alfano, referente del progetto, gli alunni hanno rappresentato un processo simulato con la partecipazione degli avvocati Francesca Marica e Chiara Caruso che già precedentemente hanno tenuto un corso di formazione agli stessi alunni. Il Progetto ha coinvolto gli alunni in un percorso di educazione alla legalità, attraverso la simulazione della storia di un’adolescente, Gaia, vittima di bullismo da parte di alcuni amici e del padre che li denuncia, accusandoli anche del tentativo di suicidio della figlia. In sede di preparazione della performance, in maniera anche informale, gli alunni hanno così potuto riflettere sul drammatico fenomeno del bullismo e, soprattutto, prendere coscienza delle reali conseguenze che, un vile atto compiuto ai danni di un’altra persona, comporta. In sede di candidatura, infatti, si è considerato che gli adolescenti poco valutino le conseguenze penali delle azioni violente e non abbiano coscienza né che essi si configurano come reati perseguibili penalmente, né delle drammatiche conseguenze permanenti che essi hanno sulla propria vita. Simulare un processo, dunque, ha consentito di maturare la consapevolezza della gravità degli atti di bullismo, non solo a livello umano. Il Progetto, patrocinato dal Tribunale per i minori di Catanzaro, è stato fortemente voluto dalla dirigente scolastica Elena Pappalardo, in quanto esso esprime emblematicamente la mission della scuola che individua nella lotta a tutte le forme di illegalità, in primis al bullismo, una delle sue priorità nell’educazione alla cittadinanza attiva e democratica degli alunni.