Un enorme patrimonio da valorizzare. Gli imprenditori di Cammarata a convegno con il territorio

cammarata SS534 nuova

cammarata SS534 nuova

 

CASTROVILLARI – L’occasione è data dai festeggiamenti in onore del Ss. Crocifisso curati dal Comitato Nostra Signora di Lourdes e saranno il momento migliore per fare il punto sull’enorme patrimonio della Piana di Cammarata. Non solo l’agroalimentare ma una zona vocata allo sviluppo e ricca di cultura e storia che deve ritornare al centro della programmazione politica ed istituzionale non solo di Castrovillari ma dell’interno comprensorio. Patrocinata dall’amministrazione comunale di Castrovillari la serata, in programma sabato 29 settembre, servirà per accendere i riflettori su un grande bacino di sviluppo che rischia, però, di rimanere isolato e non poter giocare appieno le sue carte. Vincenzo Alfano, presidente del comitato dei festeggiamenti, è tra i promotori dell’iniziativa alla quale – spiega – «abbiamo invitato tutti: amministratori dei comuni, sigle sindacali, associazioni. Le imprese del territorio hanno la volontà di incontrare tutti per dimostrare l’enorme potenzialità della nostra zona che ha bisogno di essere sostenuta da azioni concrete che ci diano respiro e capacità di fare impresa». Nessuna sfaccettatura politica dietro l’incontro ma solo la voglia di confrontarsi sul futuro di una zona con grandi prospettive di sviluppo troppo spesso soffocate dalla miopia di una vera strategia politico – istituzionale e dalla mancanza dei servizi essenziali per una zona con insediamenti di trasformazione e produzione. Un video, realizzato dagli stessi imprenditori, darà il senso dell’incontro e della ricchezza produttiva del territorio. Da questa «consapevolezza – spiegano gli imprenditori– che è stato ideato l’incontro il quale desidera far comprendere la portata di ciò che, da anni, rappresenta questa sensibile parte del nord Calabria per la piccola e media impresa, che ha dato prova, nonostante limiti e problemi, di saper incrementare la redditività e produrre ricchezza da redistribuire alla comunità. Questa è la sfida e la riflessione che si vogliono provocare».