Un castrovillarese alla maratona di New York: il sogno che si realizza per Domenico Raimondo

raimondi maratona NewYork

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Per qualunque appassionato di corsa la Maratona di New York rappresenta l’evento per eccellenza. Un sogno che si custodisce nel cuore e che tutti i corridori, amatoriali e professionisti, sperano un giorno di poter realizzare. E’ stato così per Domenico Raimondo, medico internista dell’ospedale di Castrovillari, runner per passione, che dopo esserci confrontato con i percorsi di diverse maratone nazionali ed europee ha deciso di portare a compimento l’impresa che accarezzava da tempo.

Lo scorso 6 novembre è volato in America, accompagnato dalla moglie ed il figlio, per prendere parte – da corridore – alla 51ª edizione della gara più famosa al mondo, la prima dopo le restrizioni anti covid che ne hanno impedito lo svolgimento negli ultimi due anni. Oltre 50mila runners gli iscritti all’edizione 2022, provenienti da 131 nazioni. Ben 2222 gli italiani iscritti tra i quali c’era il castrovillarese Domenico Raimondo. Oltre al team familiare presente lungo il percorso tra le strade della grande mela, da casa in streaming, lo hanno accompagnato e supportato anche tanti amici e parenti.

Quella di quest’anno è stata l’edizione più calda in remini di temperature con quasi 73% di umidità e 22 gradi già alla partenza, fissata alle ore 9:00 sul Ponte Verrazzano. Il serpentone umano di runners si è snodato lungo i cinque suggestivi distretti Staten Island, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan prima di incoronare sul traguardo il trentatreenne Evans Chebet per la categoria maschile (2h.08’.41’’), la ventottenne Sharon Lokedi per la categoria femminile (2h.23’.23’’). Primo tra gli italiani, all’ottavo posto, Daniele Meucci ( 2h. 13’ 29”). Buon tempo anche per il castrovillarese Domenico Raimondo che ha chiuso la gara in 3h. 12’ 27’’, piazzandosi al 1450° posto assoluto.

Tagliare il tragurdo della corsa per eccellenza è stato davvero un sogno realizzato per Raimondi reso ancor più speciale nel vedere il proprio nome, pubblicato l’indomani, sulle colonne del New York Times che riporta il nome degli atleti e il race time per valorizzare quello che è l’evento sportivo più famoso al mondo.

Dopo tanta fatica, preparazione, il lungo viaggio e la corsa, un ritorno in città al lavoro ordinario, con i ricordi e le emozioni di una grande impresa sportiva che, siamo sicuri, resterà per sempre impressa nel suo cuore.