ALTOMONTE – Inoltravano ad Arcea plurime domande di pagamento per contributi europei dell’Agricoltura destinati alla regione Calabria riferiti al Fondo Europeo Agricolo di Garanzia e del Fondo Europeo per lo sviluppo Rurale. Lo facevano in nome e per conto di aziende ignare dimostrando falsamente di essere prorietari o possessori delle particelle di terreno agricolo mediante fittizzi contratti di affitto, stilati all’insaputa delle vittime, conseguendo indebitamente gli emolumenti comunitari. A loro i Carabinieri del Comando Compagnia di Castrovillari, agli ordini del maggiore Giovanni Caruso, sono arrivati dopo due anni di indagini messe in opera dai Militari del Comando Stazione di San Donato di Ninea che dal marzo 2017 al novembre 2019 hanno permesso di dimostrare le responsabilità di Pietro Ponte 77 anni di Altomonte, Agostino Ferraro, 33 anni di Lungro (finiti agli arresti domiciliari) e M.F., 65 anni, sottoposta all’obbligo di presentazione alla Pg, i quali hanno posto in essere reiterate condotte finalizzate all’indebito conseguimento di erogazioni pubbliche dei fondi europei per il settore agricolo. Atraverso acquisizioni documentali ed assunzione delle dichiarazioni delle persone informate (113 agricoltori vittime) i Carabinieri sono riusciti a ricostruire le condotte criminose messe in atto sfruttando la complicità dell’ufficio Caafapi di Altomonte, e monitorando l’Associazione procuttori coltivatori calabresi e le società Agres Framr e Olicoll. L’indagine è stata coordinata dal pm Serracchiani presso il Tribunale di Castrovillari che ha dato mandato per l’esecuzione delle misure cautelari che oggi sono state emesse nei confronti dei soggetti interessati accusati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.