CASTROVILLARI – Delle tre persone risultate positive al Coronavirus e provenienti da altri territori, ricoverati in via iniziale presso il reparto di Broncopneumologia di Castrovillari, due (il professionista di Roggiano Gravina e uno dei due coniugi di Cariati) sono state trasferite nella giornata di ieri presso il reparto di malattie infettive dell’Annunziata di Cosenza, come prevede il protocollo di gestione dell’emergenza Covid 19. Rimane per ora – in attesa anch’esso di essere trasferito nell’ospedale bruzio – l’utimo caso positivo accertato. Intanto altri quattro tamponi riferiti a casi sospetti ricoverati presso l’ospedale di Castrovillari, avrebbero dato esito negativo, ma anche qui come da prassi si attende la controprova con un secondo esame da effettuare nelle prossime ore per scongiurare ogni insorgenza di malattia infettiva. Sul fronte del controllo territoriale per il rispetto delle norme a contrasto della diffusione del virus, invece, continuano incessati i pattugliamenti delle forze dell’ordine che stanno svolgendo un grande lavoro di coordinamento che sta dando i propri frutti. Anche nel fine settimana, inoltre, sono stati monitorati gli arrivi in autobus presso l’autostazione di Castrovillari e pare che non si siano registrati arrivi dal Nord Italia. Continua l’invito a restare a casa per contribuire a questa grande gara di responsabilità per sconfiggere la diffusione del Coronavirus e sembra che i cittadini abbiamo davvero capito il grande peso che gioca la partecipazione personale a questa importante attività di prevenzione della salute personale e altrui. Bastava dare un’occhiata ieri alla città di Castrovillari, in una domenica surreale, deserta in ogni angolo. Spettrale corso Garibaldi, come tutte le altre arterie della città, che da mattina a sera sono rimaste senza anima viva. Segno della comprensione ormai assodata in tutti, nonostante la difficoltà di restare a casa. Anche a Laino Borgo si tenta di far sentire la voce di una comunità attiva che vuole partecipare con responsabilità alle attività che di volta in volta di rilanciano a livello nazionale con i tanti flash mob che animano la vita quotidiana dell’Italia che decide di restare a casa. Ieri due diversi appuntamenti hanno animato la comunità. alle 18.00 dai balconi di casa i cittadini hanno intonato “Il cielo è sempre più blu” e poi alle 21.00 si sono ridati appuntamento nelle proprie abitazioni per far risuonare l’Inno di Mameli, spegnendo le luci di casa ed illuminando il cielo con tante torce per sottolineare che l’Italia risplende di luce nonostante questo periodo difficile.