Tragedia nel Raganello. Sequestrata l’area del torrente a Civita

raganello sequestro area

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CIVITA – Come avevamo anticipato nella giornata di ieri, questa mattina i Carabinieri del Comando Compagnia di Castrovillari, insieme ai Carabinieri forestali, su disposizione della Procura di Castrovillari, hanno posto sotto sequestro probatorio l’area del torrente Raganello ricadente nel territorio del Comune di Civita. In quella zona, lunedì scorso, hanno perso la vita dieci turisti che stavano effettuando una gita dentro le gole. A disporre il provvedimento è stato il procuratore di Castrovillari, Eugenio Facciolla, che ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. I cartelli di sequestro sono stati apposti dai Militari lungo tutte le vie d’accesso al torrente più conosciute e frequentate. Il provvedimento sarà notificato, oltre che al sindaco di Civita Alessandro Tocci, anche ai suoi colleghi degli altri tre comuni – San Lorenzo Bellizzi, Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima – sul cui territorio ricade il percorso del torrente Raganello. L’indagine muove intanto i suoi primi passi. «In questo momento – ha dichiarato il Procuratore Eugenio Facciolla – siamo preoccupati per l’area e i luoghi. Ancora non sono stati emessi provvedimenti. Stiamo valutando i documenti. Abbiamo aperto un procedimento contro ignoti». Nel pomeriggio di oggi, intanto, Cerchiara saluterà per l’ultima volta Antonio De Rasis, la guida del Soccorso Alpino della Stazione Pollino morta nella tragedia del Raganello, con una solenne cerimonia funebre officiata nella piazza del paese.