Topi a scuola. Insorgono i genitori: figli a casa fino alla disinfestazione

lopolito topi scuola

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CASTROVILLARI – Fino a pochi giorni fa era solo un sospetto. Ma da oggi è una triste realtà cristallizzata nelle foto della Polizia Municipale, intervenuta presso l’istituto Ss Medici di Castrovillari, dove i genitori hanno inscenato una protesta per denunciare la presenza dei topi tra le mura di scuola. Troppi, nei giorni precedenti, i bambi che avevo registrato casi di dermatite atopica. Poi il sospetto che qualcosa non andasse per il verso giusto. Ed infine la fuga di notizie: lunedì il comune di Castrovillari ha ricevuto una pec ufficiale da parte del dirigente scolastico, Elena Pappalardo, che segnalava il problema. Così l’amministrazione comunale si è messa subito in moto contattando la Asp, titolata ad intervenire in casi di questo tipo presso strutture pubbliche, e per lunedì è stata già programmata una derattizzazione che, secondo i nuovi criteri di intervento, consentirebbe di non sospendere le lezioni. Ma i genitori stamane sono andati su tutte le furie. In primo luogo hanno deciso, attraverso un tam tam telefonico, di non mandare in blocco i figli a scuola e minacciano di farlo fino ad avvenuta disinfestazione. Sul posto si sono recati il Sindaco, Domenico Lo Polito, l’assessore alla pubblica istruzione, Pino Russo, il consigliere Nino La Falce, unitamente al comandante della Polizia Municipale, Sonia Lo Sardo, ed un gran numero di agenti di polizia locale. Dal sopralluogo è emersa la presenza di escrementi in alcuni punti della scuola ed alcune aulee, così come è manifesta la necessità di una pulizia complessiva dell’istituto. Ma per il Sindaco «non ci sono le condizioni per ordinare la sospensione delle lezioni, la scuola non si chiude». Ma i genitori non ci stanno ed hanno chiesto vivamente alla dirigente e all’amministrazione comunale di provvedere ad una sospensione delle lezioni, per evitare ai bambini il contatto con ambienti poco puliti. Ma se il Comune e la scuola resteranno sulle loro posizioni i genitori minacciano lo sciopero bianco, e minacciano di segnalare la questione alle forze dell’ordine, ai Nas ed alla Procura della Repubblica.