ROTONDA – «Considerato il ruolo che negli ultimi tempi ha assunto la comunità di Civita, quale uno dei principali punti di attrazione del Parco Nazionale del Pollino ed esempio di turismo sostenibile, riconosciuto per le sue valenze naturalistiche e paesaggistiche, per la sua storia, per l’appartenenza alla comunità italo-albanese, nonché per essere uno dei borghi più belli d’Italia, questa Direzione, ritiene opportuno di riconsiderare la scelta espressa». Chi scrive è Giuseppe Melfi, neo direttore dell’Ente parco, sulla discussa decisione di voler autorizzare la costruzione di un templio crematorio all’interno dell’area del comune arbereshe. In prima battuta l’Ente aveva espresso parere relativo al progetto in epigrafe in sede di Conferenza di Servizi preliminare, riferendosi ad un parere generale di fattibilità, contenente anche le prescrizioni e le indicazioni da implementare nel progetto definitivo da assoggettare al successivo iter autorizzativo». Ma ora la scelta di campo è netta: rivedere la scelta, anche alla luce del clamore che la vicenda ha assunto sulla stampa locale. Nei giorni scorsi il comitato contrario alla costruzione dell’impianto ha depositato in comune la raccolta di firme che ha visto una mobilitazione anche sul web. Il comune, nell’ultimo consiglio comunale, sul punto ha espresso la decisione di ritrare l’atto per senso di responsabilità ed opportunità politica.