Tamburi e Russo insieme all’assemblea nazionale di Città dell’Olio. Promuoviamo tutela e identità delle produzioni

russo e tamburi

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SAN BASILE – Rafforzare la tutela dei prodotti e assicurarle un brand identitario che sappia raccontare luoghi, storie e territori legati all’olio di Calabria, ed in particolare del cosentino. Con questi intendimenti il sindaco di San Basile e consigliere provinciale Vincenzo Tamburi, ed il neo eletto sindaco di Saracena, Renzo Russo, parteciperanno da domani alla XLIV Assemblea nazionale delle Città dell’Olio. Da Sabato 1 luglio nella Sala conferenze del suggestivo Complesso Monumentale di Abbadia Isola, Monteriggioni, le città italiane dell’olio si ritroveranno in provincia di Siena dove ha sede l’Associazione nazionale che riunisce i territori olivetati italiani. A distanza di due anni dall’ultima assemblea nazionale svoltasi a Siena nel 2015, i rappresentanti e i delegati dei 332 soci della rete, si incontreranno per l’Assemblea Straordinaria che sarà l’occasione per adeguare lo Statuto in seguito all’avvenuto riconoscimento giuridico dell’Associazione e lanciare le prossime sfide delle Città dell’Olio con particolare riferimento al tema della salvaguardia e del rilancio del paesaggio olivicolo come risorsa di marketing territoriale. La riunione servirà anche per discutere di diffusione della cultura dell’extravergine e della dieta mediterranea per un consumo consapevole e di qualità. Oltre ad approvare il bilancio 2016 l’Assemblea dovrà discutere delle attività in programma nel 2017: prima fra tutte la Giornata nazionale della Camminata tra Ulivi, la nuova edizione Girolio d’Italia e di BimbOil, il progetto di educazione alimentare rivolto ai bambini. «Partecipiamo – hanno dichiarato Tamburi e Russo – consapevoli che anche dalla filiera olivicola passa il marketing territoriale dei nostri territori, lo sviluppo consapevoli della scelta di prodotti sani per i consumatori, la promozione di uno stile alimentare sano e legato al km0, senza dimenticare che la creazione di una filiera di qualità con il coinvolgimento attivo dei produttori, potrà creare una identità riconoscibile per il nostro territorio sulla quale innestare percorsi di promozione e valorizzazione dei borghi, delle eccellenze culturali ed agroalimentari che si muovo attorno ai nostri splendidi e secolari uliveti».