CASTROVILLARI – I Carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro unitamente ai colleghi della Compagnia di Castrovillari hanno eseguito un fermo d’indiziato di delitto nei confronti di Ritiro Silvano 28enne con molteplici precedenti penali e Ritiro Kevin, 22enne, per concorso in lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco con matricola abrasa. Sarebbero loro gli autori del ferimento a colpi di pistola avvenuto ieri a Sibari all’interno di un bar al culmine di un violento litigio, prima verbale poi degenerato in calci e pugni. Ritiro Silvano avrebbe ferito ad una coscia, con due colpi d’arma da fuoco calibro 6,35, un uomo a cui aveva affidato i lavori di ristrutturazione della propria casa, lasciandolo a terra. Nella vicenda risulta inoltre coinvolto il fratello di Silvano e cioè il 22enne Ritiro Kevin, il quale avrebbe tenuto un comportamento attivo, trattenendo altre persone che volevano intervenire per sedare gli animi. Dopo gli spari i due fratelli si sono allontati a bordo di un’autovettura facendo perdere le proprie tracce. Attraverso il racconto dei numerosi testimoni si è arrivati ad avere un preciso quadro degli autori. Il meticoloso lavoro dei militari della Tenenza di Cassano all’Ionio ha così permesso, oltre alle testimonianze assunte, di acquisire fondamentali immagini di alcuni impianti di videosorveglianza che hanno ripreso l’accaduto, confermando quanto già riferito dai testimoni. Dopo le perquisizioni ad hoc per tutta la giornata di ieri si è arrivati a rintracciare i due fratelli in fuga e ritrovare l’arma del delitto. L’intuizione degli investigatori di diramare allerta a tutte le compagnie limitrofe è stata quella giusta. Infatti nel primo pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Castrovillari hanno notato due persone corrispondenti alle descrizioni dei fuggitivi che stazionavano nella locale stazione dei pullman, pronti a salire su un bus di linea con destinazione Roma. Per tale motivo sono intervenuti prontamente, bloccandoli ed identificandoli nei due fratelli Ritiro, con loro vi era anche anche una donna. I due sono stati subito condotti alla Caserma di Castrovillari dove è stato eseguito l’esame “STUB” per esaltare eventuale residui di polvere da sparo presenti sui loro indumenti o sul corpo. L’arma che ha sparato è stata ritrovata dai militari del Capitano Caruso a casa della suocera di Kevin, a Francavilla Marittima, dove il 22enne ha confessato, nel corso di interrogatorio, di averla nascosta subito dopo che il fratello aveva sparato. I militari l’hanno trovata celata fra i vestiti, all’interno di un armadio della camera da letto, ancora con il colpo in canna e la matricola abrasa. Per tali motivi i Carabinieri, d’intesa con la Procura della Repubblica di Castrovillari, coordinata da Eugenio Facciolla e dal Sostituto Procuratore Antonino Iannotta, hanno eseguito nei confronti dei due fratelli un fermo d’indiziato di delitto per concorso in lesioni aggravate e porto abusivo di arma da fuoco con matricola abrasa. Gli stessi, dopo le formalità di ritiro, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Castrovillari a disposizione dell’autorità giudiziaria.