CASSANO ALL’JONIO – Avevano in essere una attività di spaccio nel centro storico di Cassano all’jonio così ben radicata da aver adibito due abitazioni in disuso a centro di coltivazione della marijuana e deposito di sostanze stupefacenti. Sono finite in manette quattro persone a seguito di operazione della Compagnia Carabinieri di Corigliano Calabro in esecuzione dell’Ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Castrovillari, su richiesta della locale Procura della Repubblica ritenuti responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti e tentata estorsione e furto di energia elettrica. Fabio Senise (38 anni) è accusato di estorsione e spaccio di sostanze stupefacenti, Salvatore Senise (30 anni) e Biagio Russo (29 anni) di coltivazione, produzione e detenzione di stupefacenti e furto di energia elettrica, D.V. incensurato degli stessi reati ma che al momento si è reso irreperibile. Le indagini, condotte dai militari della Tenenza Carabinieri di Cassano all’Jonio, hanno tratto origine dal tentativo di suicidio da parte un ragazzo cassanese nel settembre 2015. In quella occasione, durante i sopralluoghi del caso, i militari sequestrarono due telefoni cellulari in uso al giovani dai quali emerse un quadro criminale che riguardava lo spaccio di stupefacenti. Diversi messaggi dal contenuto minaccioso furono scoperti sulle utenze telefoniche del giovane che tentò il sucidio. Fabio Senise pretendeva il pagamento di una partita di droga. Il giovane pressato dalle richieste ed avendo accumulato un debito che non riusciva ad onorare, decise di togliersi la vita. Dopo quell’episodio e con la successiva attività di indagine si riuscì a neutralizzare una redditizia attività di spaccio radicata all’interno del centro storico di Cassano all’Jonio. Un sodalizio criminale, del quale facevano parte i quattro oggi agli arresti, in cui ciascuno aveva un compito particolare. Fabio Senise – secondo le ricostruzooni degli inquirenti – si occupava materialmente dello spaccio al dettaglio della sostanza stupefacente, anche nei pressi di istituti scolastici e nei confronti di soggetti di minore età. I carabinieri hanno censito 32 episodi di spaccio in circa 20 giorni, e segnalato alla prefettura 10 consumatori. La fonte di approvvigionamento dello stupefacente era il cugino Salvatore Senise, che manteneva saldi contatti telefonici con i soci in affari, Biagio Russo e D.V.. L’indagine ha permesso di individuare, all’interno del centro storico di Cassano, un laboratorio per la coltivazione, produzione e raccolta di marijuana, realizzato all’interno di una vecchia abitazione oramai in disuso, dove oltre a della sostanza stupefacente veniva rinvenuto tutto l’occorrente (vasi in plastica, concime, gocciolatoi, sacchi di terriccio, temporizzatori, lampade alogene, nebulizzatori, aspiratori per il riciclo dell’aria) necessario per la produzione indoor e 365 giorni l’anno della sostanza stupefacente. A gestire il laboratorio erano Salvatore Senise, Biagio Russo e D.V. individuari tramite intercettazioni e visione dei filmati degli impianti di videosorveglianza. Ulteriori accertamenti hanno permesso di scoprire che i tre utilizzavano anche un’altra abitazione abbandonata, come locale di deposito della sostanza prodotta nell’altro magazzino, all’interno della quale sono stati rinvenuti 24 g di marijuana e 10 g di hashish e materiale per la coltivazione identico a quello rinvenuto nel primo laboratorio. La realizzazione dei due locali, inevitabilmente per i consumi elevati, prevedeva anche l’allaccio abusivo alla rete Enel. Nel corso dell’attività sono stati sequestrati 147 g di marijuana, 15 g di hashish, 5 Kg di piante di sostanza in essiccazione, nonché materiale da taglio e confezionamento. Gli arrestati sono stati condotti presso la casa circondariale di Castrovillari.