CASTROVILLARI – Da ieri la reperibilità nottura e festiva nel centro territoriale del servizio di dialisi di Castrovillari (dove affluiscono le urgenze di Lungro, San Marco, Trebisacce e dei Comuni limitrofi) è stata soppressa su decisione forzata del Coordinatore della Rete Emodialitica dei 14 centri dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza, Carlo Sapio. Una decisione che però «è da stigmatizzare – spiega Piero Vico, medico e presidente del consiglio comunale di Castrovillari – al di là di tutto per come tale situazione mette in ginocchio l’organizzazione sanitaria ed assistenziale specifica. Lo fa, tra l’altro, anche lo scompenso che esiste fra personale e pazienti come si rileva, tra l’altro, nello spoke del capoluogo del Pollino, dove operano 7 infermieri più una malattia certifica fino al 02-01-2020 per 44 pazienti». Secondo Vivo è «innegabile l’importanza, in tutto ciò, che potrebbe avere una corretta distribuzione del personale rispetto ad un bisogno che non può essere trattato con un numero inferiore di unità e di sedute emodialitiche rispetto ad esigenze presenti. Da qui l’esigenza di ulteriori figure professionali sanitarie e infermieristiche. Fattori, per altro, che la dicono lunga sul modo di come, ancora, viene gestita la sanità nonostante il grande acuto bisogno di salute. Da qui la forte presa di posizione per affermare e rilanciare che la salute non è solo un bene da essere dispensato ma un diritto che necessita di essere erogato. Un dovere vincolante e un ambito di responsabilità comune per risposte adeguate».