COSENZA – Si sono autoconvocati, fascia al collo, di fronte la sede dell’Azienda Sanitaria provinciale di Cosenza per cercare di dare soluzione alle urgenze che ormai rendono sofferente la sanità nel comprensorio. Sono i sindaci del Pollino che ieri, al termine di una lunga riunione sul tema sanità, hanno deciso di mettere in atto una protesta dura ma democratica per ribadire la necessità di essere ascoltati dalla dirigenza sanitaria dell’Asp cosentina, da tempo sorda ai bisogni del Pollino. La riunione tecnica convocata ieri sera dal Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, in qualità di coordinatore del Comitato Territoriale per la Salute, aveva come punto di riferimento le problematiche che sta vivendo la sanità in Zona e, non ultimo, il Laboratorio di analisi del nosocomio cittadino. Questo è a serio rischio di chiusura per insufficienza di personale e, quindi, per non poter dare risposte adeguate agli esterni come spiegato diffusamente dalla responsabile del servizio, Paola Montagna, che ha anche prospettato – durante la riunione- per esigenze di unità ormai ridotte al lumicino, la mobilità del personale, che opera nei laboratori di Lungro, Mormanno e San Marco Argentano, verso il Laboratorio di Castrovillari. La convergenza urgente ed improcrastinabile dovrà interessare per un mese le professionalità da coinvolgere. Un sacrificio importante per dare risposte al diritto alla salute di tutti nel rispetto di ciascuno. Il periodo – è stato detto nell’incontro- sarà un’occasione per dare tempo alle istituzioni preposte a salvaguardare l’assistenza sul Territorio e poter rispondere a tale urgenza diffusa, anche presente su altre branche ed esigenze. Forte e chiara la volontà di tutti di porre gesti che possano aiutare a dare risposte immediate e certe. Lo Polito ha ribadito che la situazione emergenziale della sanità nel Territorio del Pollino è ormai arrivata a limiti di guardia preoccupanti anche per le situazioni in progress che sta vivendo la sanità calabrese ai vertici delle responsabilità di gestione. Fattori che non possono essere più attesi dalle popolazioni, bisognose di un’organizzazione certa del sistema che eroghi il dovuto con responsabilità e continuità. Da qui l’autoconvocazione all’ASP di Cosenza per affermare con forza una responsabilità nel lavorare per la salute e per richiamare su fatti precisi ed imprescindibili chi deve dare risposte.