CASTROVILLARI – Sono stati diffusi dal Miur, per la prima volta, i dati sull’edilizia scolastica. Una cartina geografica impietosa dell’insicurezza nella quale vivono quotidianamente le migliaia di ragazzi che ogni giorno frequentano gli isituti a rischio. 9 su 10 non sono antisismici dal Nord al Sud del Paese. Un quadro preoccupante in un territorio come il nostro (italiano e della Calabria in particolare) che ha vissuto e continua a vivere il dramma del terremoto e le sue conseguenze devastanti. Drammatica la situazione dell’edilizia scolastica della città di Castrovillari e del Pollino in particolare. Una stella che brilla nel contesto desolante dei comuni del Pollino è Morano Calabro con tutti gli istituti dichiarati a prova di terremoto. Delle 897 scuole della Provincia di Cosenza solo 87 sono definite antisismiche. Nella mappatura diffusa dal Miur il capoluogo del Pollino ha una situazione desolante. Dei 24 plessi presenti in città solo 1 (la scuola di Primo Grado) viene inserito come edificio antisismico. Nella colonna del rischio sono presenti invece tutte le altre. Dalle scuole primarie alle scuole dell’infanzia, agli istituti superiori (tutti nessuno escluso). In un territorio che vive a cavallo della faglia attiva dell’appennino meridionale e della quale abbiamo già conosciuti gli effetti devastanti nel sisma del 2012 la sicurezza degli edifici pubblici, entro i quali vivono centinaia di studenti, docente e personale scolastico, è un lusso da doversi permettere. Per la tranquillità di tutti. La mappa interattiva del Miur non lascia spazio agli equivoci. Le scuole del nostro Paese non stanno bene: e non si tratta di un modo di dire, ma della preoccupante situazione in cui versa l’edilizia scolastica. Con i dati del Ministero diffusi in questi giorni ogni comune ed i cittadini possono avere una panoramica generale dello stato degli edifici che ospitano gli istituti in giro per la penisola. E a guardare questa fotografia non c’è da dormire sonni tranquilli. Saracena (1), San Basile (2), Mormanno (5), Civita (1) Acquaformosa (2), Laino Borgo (3), Laino Castello (2), Cerchiara di Calabria (3 scuole su 5), Firmo (3), Lungro (5) si ritrovano con i plessi non a norma rispetto alle normative antisismiche.
Oltre 2.700 scuole italiane si trovano in zone a elevato rischio di terremoti, ma non sono state progettate o adeguate alle più recenti norme antisismiche. E tra gli edifici considerati più in pericolo (otto in tutto da Nord a Sud) c’è anche l’istituto “R. Piria” di Solano Superiore, Scilla in provincia di Reggio Calabria.