Scoperti dal Cfs i mandanti dei roghi di Sant’Agata

cfs incendio

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SANT’AGATA D’ESARO – Erano i mandanti dei numerosi incendi che colpirono il territorio del comune di Sant’Agata di Esaro nel luglio 2015. Dopo una lunga attività d’indagine gli uomini del comando stazione del Corpo Forestale dello Stato del comune del Pollino, agli ordini dell’ispettore Vincenzo Calonico, sono sicuri di aver scoperto chi ordinava i roghi per i quali finì in manette nell’agosto di un anno fa F.N., boscaiolo del luogo condannato nel gennaio del 2016 alla pena di anni due e mesi quattro di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali. L’uomo dopo sei mesi di detenzione presso la casa circondariale di Castrovillari, si trova oggi a scontare la restante pena al regime degli arresti domiciliari. Quell’attività d’indagine – sebbene avesse raggiunto un buon risultato, scovando l’autore materiale di alcuni roghi – proseguì affidata alla perizia investigativa dei forestali che oggi hanno individuato i presunti mandanti degli incendi, i quali avrebbero agito   per ritorsioni, rappresaglie e vendette tra squadre rivali di cacciatori di cinghiale. L’obiettivo dei roghi era quella di concorrere a provocare la distruzione degli habitat di caccia attraverso l’incendio di aree boscate assegnate dall’Ambito territoriale di caccia ad una squadra in particolare. Una volta che le fiamme hanno percorso tali zone, infatti, la legge ne impedisce per 10 anni l’attività venatoria. I magistrati della Procura della Repubblica di Castrovillari, dopo aver assicurato alla giustizia il boscaiolo responsabile dei roghi, hanno voluto vagliare tutti i contenuti dell’informativa di reato prodotta nel 2015 dall’ispettore Vincenzo Calonico. La delega a proseguire le indagini iniziate nel luglio 2015 ha permesso oggi di ricostruire tutte le dinamiche pregresse verificatisi sui territori di caccia al cinghiale che insistono in Sant’Agata di Esaro, addivenendo all’individuazione dei mandanti di almeno sei di quegli incendi, deferiti oggi all’autorità giudiziaria per concorso in incendi boschivi dolosi.