Russo risponde agli oppositori: critiche sterili e prive di fondamento

renzo russo candidato

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SARACENA – Non si è affatta attendere la replica del Sindaco di Saracena, Renzo Russo, agli attacchi di Mario Albino Gagliardi e di tutto il resto dell’opposizione che in questi ultimi giorni hanno bersagliato a vario titolo l’amministrazione al governo della città da solo nove mesi. Nel corso degli ultimi dieci anni il sindaco uscente ha «dipinto il nostro Comune come un regno fatato, un modello da emulare nei settori più disparati». Ma per Russo non è proprio così visto che lo sforzo della nuova giunta è quello di rendere Saracena una «cittadina normale, un Comune in cui il rispetto delle leggi e delle regole, il principio di legalità e trasparenza vengano prima di qualsivoglia egocentrismo e personalismo». Per questo il Sindaco ha subito messo in chiaro di accettare «le critiche» di chi sta all’opposizione «perché servono a migliorare la nostra azione amministrativa». Ma al tempo stesso a chiesto a tutti di «essere seri» perchè la sua amministrazione non permetterà «a nessuno di addebitare il fallimento delle proprie politiche su di noi così come non permetteremo a nessuno di ricostruire la propria carriera politica, magari regionale, sulle spalle della nostra comunità». Veniamo ai punti. Sulla lombricoltura, che Gagliardi di sua iniziativa ha dichiarato chiusa, la Giunta Russo ribadisce di non avere questa intenzione. Anzi. L’amministrazione in carica «anziché scegliere i soggetti destinatari dello strumento della borsa lavoro in base a particolari “simpatie” dell’Amministrazione, anziché fare clientela come negli anni precedenti, ha demandato, finalmente, agli Uffici competenti di emanare un avviso pubblico per la formazione di una graduatoria per l’attivazione di borse lavoro per soggetti in condizioni di disagio socio-economico e, sulla scorta di detta graduatoria, ha individuato i soggetti destinatari della summenzionata misura». Ed in più ha scelto di sospendere per un breve periodo «il conferimento della frazione organica nelle lombricaie – sospensione avvenuta già in passato – in modo da permettere al materiale organico precedentemente riversato nelle vasche di essere rivoltato ed essiccarsi». Nei prossimi giorni saranno effettuate analisi di verifica per attestere «la qualità del compost prodotto e si procederà alla verifica dello stato dei lombrichi presenti». Se gli esami diranno che il compost prodotto non è di buona qualità, che il sistema non è in grado di produrre fertilizzante, solo in quel caso, «ci troveremo costretti a rivedere l’intera materia del trattamento dell’umido dichiarando di fatto il fallimento delle politiche dell’Amministrazione a guida Gagliardi». Ma se gli esami saranno positivi «per la prima volta dall’avvio dell’impianto» si procederà a «triturare il fertilizzante prodotto e a riversarlo, sperimentalmente, in terreni comunali». Nel passato Mario Albino Gagliardi aveva annunciato, senza mai farlo, di imbustare ogni 4/5 mesi il composto per regalarlo ai produttori. Ad oggi «non è stato mai prodotto, non è stato mai distribuito a nessuno». Dunque nelle prossime settimane «sapremo se la lombricoltura rappresenti davvero uno “strumento economico all’interno dell’efficientissimo ciclo dei rifiuti” per la nostra comunità, nelle prossime settimane sapremo se le favole di “marioalbiniana” memoria avranno o meno un lieto fine».