Il Museo di Rotonda cambia veste. diventando MUGEPA, acronimo di Museo Geologico Paleontologico Archeologico. Era il 1982 quando in località Calorie, di Rotonda nel Parco Nazionale del Pollino, un agricoltore, Mario Calderelli, mentre stava per impiantare una nuova vigna, fece la grande scoperta, un femore, di una specie estinta di elefante, vissuta nel Pleistocene medio e superiore, uno, se non il più importante ritrovamento a livello nazionale.
Sono passati 40 anni da quella scoperta che cambiò le sorti di Rotonda, nacque il Museo naturalistico e paleontologico dove al suo interno, lo ricordiamo sono esposti i resti dell’esemplare di Elephas antiquus italicus, risalenti al Pleistocene medio superiore. Nei giorni scorsi tutte le novità sono state presentate durante una conferenza stampa moderata da Silvestro Maradei, alla quale hanno partecipato Rocco Bruno, sindaco di Rotonda, Donatella Franzese, assessore al Turismo e marketing territoriale, Paola Di Cuia, Direttore Creativo di 3d Research e Co-progettista del Mugepa e Francesco Calderelli, figlio del defunto Mario, proprietario del terreno in cui avvennero i ritrovamenti e di cui lui stesso fu l’autore. Il museo si doterà di nuove tecnologie di fruizione, atte a garantire maggiore interattività e tempo di permanenza. Verranno altresì, inseriti nuovi spazi ad uso complementare, come punto di riferimento per la comunità. Ecco perché inizia un’altra storia per il Museo di Rotonda che cambia anche il logo con l’Elephas stilizzato realizzato con i colori che richiamano la terra ed il territorio circostante.
Ed è stato proprio Mario, figlio del defunto Francesco Calderelli, anche se all’epoca era poco più che un bambino a raccontare l’emozione e lo stupore del padre nel rinvenire quel femore così grande. Quel ritrovamento fu per gli studiosi che si recarono a Rotonda da tutta l’Europa, uno dei primi riprovamenti di quell’epoca, se non il primo del Sud Italia per grandezza e consistenza.Per Rotonda dunque inizia “un’altra storia” tutta da raccontare. Il MUGEPA sarà chiamato a svolgere un ruolo interattivo educativo e di produzione culturale al servizio della società e del suo sviluppo e rappresenterà quella costante e vivace ricerca di rinnovamento al fine di proporre un modello più attento ad una partecipazione culturale più ampia.