CASTROVILLARI – «Dalla scorsa settimana l’Ufficio rifiuti della Regione ha ridotto ad un terzo lo smaltimento degli scarti di lavorazione alla discarica Sovreco di Crotone ed ha autorizzato una quota di smaltimento alla discarica Miga di Celico; ma per rendere operativa questa seconda possibilità – si legge sempre nella lettera alle pubbliche amministrazioni del comprensorio di riferimento del sevizio inviata da Calabra Maceri – bisogna completare le procedure di omologa che richiedono tempi tecnici abbastanza lunghi». Per questo la ditta che svolge il servizio di raccolta rifiuti nel capoluogo del Pollino come in altri 19 Comuni dell’ATO n.1 ha comunicato in via precauzionale a tutti agli enti, servizi ed organismi di competenza a più livelli che, per problematiche inerenti il trattamento dei rifiuti al proprio impianto di Rende, nei prossimi giorni potrebbero crearsi problemi alla raccolta dei rifiuti residuali e della frazione organica. Questo potrebbe voler dire che la ditta di Rende potrebbe non garantire «l’accettazione di tutti i quantitativi di rifiuti che raccogliamo sui territori e, pertanto, le attività di raccolta potrebbero subire dei rallentamenti». A tal proposito l’assessore all’Ambiente, Pasquale Pace, per conto dell’Amministrazione precisa che «è ora più che mai, e di vitale importanza, lavorare insieme per chiudere il ciclo dei rifiuti con una impiantistica moderna e con le relative discariche di servizio al fine di evitare tali disagi, che vanno ad invalidare pesantemente il sistema di raccolta differenziata, implementato dai singoli Comuni con enormi sacrifici, sia economici che logistici, oltre alle battaglie culturali tipiche per tale cambio di modello. Per quanto, poi, si siano fatti, negli ultimi anni, enormi passi in avanti nel riciclo dei rifiuti, non è pensabile che l’intero sistema Regionale possa gravare su una sola discarica privata, quella di Crotone, per la gestione degli scarti di lavorazione, né tantomeno si può sostenere la tesi di portare i propri rifiuti a migliaia di chilometri di distanza affrontando insostenibili spese di trasporto. La maturità di una collettività si misura – conclude l’amministratore- anche nella capacità di gestire “in loco” le proprie problematiche ed in questa direzione di responsabilità locale, l’Amministrazione Comunale intende dare il proprio contributo guardando al giusto compromesso tra modernità ed eco-sostenibilità».