CASTROVILLARI – E’ iniziata la Primavera, almeno quella dei teatri. E con lei si riaprono le porte del Teatro Vittoria, andato distrutto in un incendio 31 anni fa, ed oggi riportato in vita dalla conferenza stampa del festival sui nuovi linguaggi della scena contemporanea, ideato 18 anni fa dalla compagnia Scena verticale. Il festival diventato maggiorenne ha saputo assumersi – con la sponda dell’amministrazione comunale – un gesto coraggioso. Ridare vita al più importante spazio culturale della città, il Vittoria. Dal 1986 era rimasto chiuso, offuscato nel suo valore di centro delle arti dall’incendio che lo distrusse completamente in una notte drammatica. Trentuno anni per ristrutturarlo – e non vederlo ancora finito è davvero una vergogna – e ridarlo alla città. Manca ancora tanto per ritornare ad essere il teatro con la T maiuscola, ma il coraggio dell’amministrazione comunale e della compagnia Scena verticale permetterà di fruire dei suoi spazi per l’edizione 2017 di Primavera dei Teatri che inizierà a fine maggio e sottrarlo al vandalismo imbacille che ne ha fatto razzia da qualche anno a questa parte nel corso dei lavori di recupero. Ma oggi aver celebrato al suo interno la conferenza stampa del festival teatrale è già stato un primo segno che tutto può ritornare a vivere. Ci penseranno Dario De Luca, Saverio La Ruina e Settimio Pisano – che ci hanno già abituato ad imprese folli – a ridare al Vittoria il valore che merita, con un allestimento che allungherà il palcoscenico di circa un metro, metterà a sedere comodamente circa 200 persone, e farà vivere il centro della città offrendo cultura di alto livello con le opere in programma per il nuovo PdT. Dario De Luca e Settimio Pisano sono entrati nel merito del programma numero 18 di un festival che ha un grande spessore culturale e teatrale in particolare, riconosciuto da tutta la critica di settore. Un festival che porta la città ed il Pollino, rappresentati dal Sindaco, Domenico Lo Polito, e dal direttore dell’Ente Parco Giuseppe Milione, ad essere sulla bocca di tutto il mondo teatrale nazionale. Per la cronaca il festival inizierà il 30 maggio alle ore 19.00 al Teatro Sybaris con Caprò di teatro Immediato, spettacolo che si ispira alla vicenda della nave Utopia, un bastimento inglese gravido di emigranti italiani che affondò nel 1891 davanti al porto di Gibilterra. Poi sarà la volta del Teatro Vittoria che dopo 31 anni di buio riaccenderà le sue luci sul Macbettu di Sardegna teatro e Teatropersona, spettacolo in sardo con sottotitoli in italiano che porta in scena il Macbeth di Shakespeare caratterizzato con il dialetto isolano. Come nella più pura tradizione elisabettiana sarà interpretato da soli uomini. Un bell’inizio per una primavera teatrale che si annuncia scoppiettante e ricca di soprese.
Per il programma completo clicca qui