ORIOLO – Nel giorno della commemoriazione dei defunti, lo scorso 2 novembre, il comune di Oriolo ha deciso di riaprire i cancelli del vecchio cimitero, devastato dalla frana del 1973. Un luogo che negli anni era divenuto triste ricordo di quei giorni funesti, proprio lì sul ciglio della Ss 481 che porta al centro abitato. Da oggi invece diventa luogo della memoria, per i defunti e allo stesso tempo per quello che accadde quarantacinque anni fa. In seguito a quei fatti venne costruito un cimitero, oggi quello principale, più a valle. Invece, il Campo Santo della Martuccia, il nome della zona che lo ospita, diventa Cimitero Monumentale, luogo della memoria. Il vecchio cimitero venne definitivamente chiuso alla fine degli anni ’70 e oggi riapre ufficialmente dopo circa quarant’anni. «E’ stato davvero commovente – racconta il vicesindaco Vincenzo Diego – vedere oggi tante persone riaccendere un lumino, recitare una preghiera davanti alla tomba del proprio caro». Alcune tombe sono state messe in sicurezza e lasciate così come le ha travolte la frana, simboli della memoria, tombe monumentali. La maggior parte dei loculi sono stati sistemati e recuperati. Così come il cancello d’ingresso è rimasto quello del 1973. Sulla recinzione frontale del cimitero sono stati allocati dei lamierati lavorati dall’artista Francesco Messina che richiamano il tragico evento franoso.