Rete integrata tra quarantacinque comuni. Castrovillari capofila di un nuovo progetto per la valorizzazione delle aree interne

protocollo Mibac

protocollo Mibac

 

SAN MARCO ARGENTANO – Oltre tremila chilometri quadrati di un vasto territorio che dal mare risale verso le aree interne, aggregando 45 comuni che spazio dallo Jonio al Tirreno passando per il Pollino, la Sila Grande, le Valli del Crati e dell’Esaro. E’ questo il nutrito parterre istituzionale che ha dato mandato al Comune di Castrovillari di essere capofila del nuovo progetto d’area che si candida presso il Mibact per valorizzare il patromonio culturale delle aree interne utilizzando, come linea di collegamento ideale, le strade delle transumanze. Si chiama “Transumanze tra due parchi” l’idea progettuale elaborata da Giovanna Castagnaro e Massimo Chiodo attorno alla quale nel teatro Piccolo di San Marco Argentano si sono ritrovati di comune accordo 45 municipalità prospettando la creazione di un partenariato forte implementato dagli Enti Parco, le Riserve Naturali, la Soprintendenza ai Beni Culturali, l’Unical, la CCIAA di Cosenza, 3 Diocesi e 1 Eparchia, il Club Alpino Italiano e le Pro Loco/Fondazioni/Associazioni, che assumeranno un ruolo specifico, finalizzato a dare corpo alle linee d’intervento previste, ognuno per le proprie competenze. Un modo nuovo di ripensare l’antica transumanza, non più come semplice passaggio di armenti, ma come viaggio didattico-sensoriale e cammino mistico-interiore dei fruitori (locali e turisti) del patrimonio culturale autoctono. «Una riscoperta delle aree interne, che costituiscono oltre l’80% del territorio regionale, incidendo pesantemente sull’economia calabrese» è scritto nel progetto. I sindaci sottoscrittori dell’accordo progettuale hanno dichiarato che la finalità ambiziosa è quella di «collegare a doppio filo due aree parco, importanti e meritevoli di più primati sotto l’aspetto naturalistico». Si rompe così l’idea confezionata del passato puntando tutto su un tipo di sviluppo socio-economico sostenibile, che valorizzi il ricco patrimonio latente dell’entroterra, pur tuttavia garantendosi uno sbocco strategico sui mari Jonio e Tirreno. Il progetto territoriale integrato verte su sei tematiche a carattere orizzontale: Itinerari mistico-mariani; Percorsi naturalistici; Valorizzazione e tutela delle etnie consolidate e nuovi sistemi di accoglienza; Messa in rete e recupero conservativo di elementi afferenti storia, preistoria e archeologia industriale; Borghi e paesaggi; Musei, archivi, biblioteche e teatri come luoghi di erogazione culturale; a cui si intrecciano due azioni di rilancio socio-economico trasversali, Ospitalità & servizi al turismo; Sapori (prodotti e produzioni tipiche) & Saperi (Arti e Mestieri di tradizione),funzionali a favorire l’integrazione tra le finalità di recupero conservativo e quelle di promozione turistica.